Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale maggiore di calcio, vince il premio Bearzot per il 2019. E’ stato annunciato nella conferenza stampa che si è tenuta a Roma, lo scorso 4 aprile, alla presenza del presidente federale Gravina e del presidente Us Acli Damiano Lembo. Entrambi hanno presieduto la giuria che ha assegnato il premio a Roberto Mancini davanti a Gian Piero Gasperini e Gennaro Gattuso rispettivamente allenatori di Atalanta e Milan.
Con quale motivazione è stato assegnato il Premio? Tra le righe del testo reso noto, si legge:
Innamorato del calcio giocato bene e dei giovani, Roberto Mancini è l’uomo giusto per rilanciare l’amore degli italiani per la Nazionale
La cerimonia di consegna del Premio Bearzot si svolgerà lunedì 27 maggio alle ore 11,00 nel Salone d’Onore del C.O.N.I. Questa IX edizione vedrà la premiazione anche di Fabrizio Pasqua, direttore di gara della sezione di Tivoli, che riceverà il Premio Speciale come miglior arbitro emergente. Un premio assegnato in memoria dell’ex arbitro Stefano Farina, del quale ieri 23 maggio ricorreva il secondo anno dalla scomparsa.
Oltre a loro, il Premio Bearzot riserva una sezione dedicata al Premio Sociale “Enzo Bearzot”. Lo vincono i più meritevoli progetti sul territorio tra le associazioni Us Acli. Quest’anno il premio se l’è aggiudicato il progetto del Comitato di Padova “Nuove Energie: Iniziative per la terza età, le olimpiadi d’argento”
Chi ha vinto prima di Mancini?
Nell’albo d’oro del Premio Bearzot, Roberto Mancini succede ad un altro giovane tecnico, Eusebio di Francesco. Prima di loro allenatori che hanno scritto la storia recente del calcio italiano ed internazionale. Così come Mancini, anche Ancelotti, Sarri o Ranieri che hanno portato oltre confine il prestigio nazionale.
2011 – Cesare Prandelli
2012 – Walter Mazzarri
2013 – Vincenzo Montella
2014 – Carlo Ancelotti
2015 – Massimiliano Allegri
2016 – Claudio Ranieri
2017 – Maurizio Sarri
Chi era Enzo Bearzot
Indimenticato Commissario Tecnico della Nazionale che nel 1982 si laureò Campine del Mondo.Figura che ricordiamo con l’immancabile pipa in bocca, ha allenato la squadra azzurra dal 1975 al 1986 collezionando ben 104 panchine, detenendone ancora il record. Ci ha lasciato nel 2010 e l’anno successivo si è deciso di far nascere il riconoscimento a lui intestato per onorarne la memoria.
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