Una risposta non usuale ma di sicura efficacia. E’ quella data dall’account di RaiDue su Instagram ad un ascoltatore che aveva poco signorilmente apostrofato le calciatrici della Nazionale di calcio nel corso della partita giocata e vinta ieri contro la Bosnia&Erzegovina.
L’utente Instagram aveva replicato ad un post che pubblicizzava la diretta dell’evento, valido per le qualificazioni agli Europei del 2022, sul canale RaiDue dell’Azienda che opera il servizio pubblico televisivo in Italia. Lapidario il commento che riporta ad un concetto sulla condizione femminile che non è difficile definire medievale: “Vadano a spazzare casa…Il calcio non è roba da donne, e non lo sarà mai!”. Se l’intento era avere cinque minuti di gloria poteva sicuramente guadagnarsela in modo diverso. Un risultato però lo ha ottenuto, quello di scatenare il social media manager dell’account Instarai2, che ha prodotto una risposta esemplare. Non sempre gli account ufficiali rispondono agli utenti, ma questo caso richiedeva una ferma presa di posizione, e così è stato.
“Gentile Virgilio,- si legge – siamo sempre lieti che il nostro pubblico senta la necessità di interagire con noi ed esprimere le proprie opinioni sulle piattaforme social. Un mezzo tanto democratico, quanto coinvolgente. Spesso questo ci inorgoglisce e rende più bello il nostro lavoro. Ecco, non nel suo caso. A volte non è necessario esprimere il proprio pensiero, specie se offende persone o categorie di esse, distruggendo secoli di progresso raggiunto a fatica. Il silenzio è davvero la gentilezza dell’universo. Buona giornata.”
Lo scambio di messaggi, però, non è più visibile tra i commenti. Probabilmente perchè l’utente potrebbe averlo rimosso, speriamo dopo essersi reso conto di quanto affermato. Non sono mancati nemmeno gli epiteti a lui indirizzati da altri utenti che gli hanno tributato anche poco simpatici appellativi.
Nazionale di calcio femminile boom, tutti pazzi per loro
Resta un fatto. Davanti all’impegnativo percorso che hanno fatto le donne nel nostro Paese per cercare di raggiungere parità di diritti con gli uomini, il rispetto e, a volte, il silenzio sarebbero il tributo migliore. Dovremmo tutti tenere sempre bene a mente le lotte che sono state condotte. I sacrifici e anche le vite perdute di eroine che hanno combattuto per dare ciò che le donne vivono oggi. Certe espressioni, oltre ad essere assolutamente da condannare, fanno pensare però che il percorso che porta il riconoscimento totale della pari dignità e dei pari diritti per le donne è ancora troppo lungo. Troppe volte riaffiora l’invito a tornare a svolgere stereotipate mansioni su modelli che pensavamo potessero essere dimenticati. E ancora troppo spesso si fanno espliciti riferimenti al genere e al sesso con disprezzo.
L’ottima risposta di Instarai2, rappresenta un momento di stigmatizzazione importante verso certi comportamenti, che ci auguriamo rimangano sempre più isolati.