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Rally del Portogallo: i colpi di scena della seconda giornata

Il bello dei rally è che nulla va dato per scontato. Da come si era messa venerdì, pareva che il Rally del Portogallo sarebbe diventato una passerella per le Hyundai, e invece, i fatti della seconda giornata rivoluziona tutto. Sia Thierry Neuville che Ott Tanak sono KO, con il solo Dani Sordo a rappresentare il team di Alzenau. Adesso è Toyota a comandare le operazioni, ma la gara non è ancora finita. Ecco cosa accade tra gli sterrati lusitani.


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Rally del Portogallo: che succede nella seconda giornata?

La mattina sembra procedere come sempre. Ott Tanak vince tutte e tre le speciali in programma e consolida il primato nella classifica generale. L’estone stacca per pranzo, ed i meccanici Hyundai mettono a posto la WRC Plus al parco assistenza. Il pomeriggio riprende, sui terreni sempre più scavati. Poi, il fattaccio: siamo alla SS14, la penultima della giornata. Sui tratti della Amarante, il campione 2019 colpisce un oggetto appena fuori traiettoria e apre una ruota, esattamente come Neuville! Per l’estone non va in fumo soltanto la vittoria, ma anche un qualsiasi piazzamento. Ora il destino della Hyundai è nelle mani di Sordo, a cui il boss Andrea Adamo ha dato l’ordine perentorio di vincere.

Di questa Caporetto tedesco-coreana approfitta Elfyn Evans. Il gallese era secondo al termine della prima tappa, e adesso si ritrova al comando. Evans ha un cuscino di 15″ su Sordo, non tantissimo ma neanche poco. E sarà dura difenderlo, perché i tracciati ora sono rovinatissimi. A proposito di Toyota, Kalle Rovanpera alza bandiera bianca per un problema tecnico non specificato, che gli impedisce di prendere parte alla SS14. Sebastien Ogier sale al terzo posto, ma paga oltre un minuto dal compagno di team. Il francese è forse troppo conservativo, ma soprattutto paga il fatto di essere stato l’apripista nelle prima tappa, per ragioni di classifica. Benissimo Katsumoto Katsuta, quarto e autore di una prestazione brillante e senza errori.

Il rally degli altri

Dietro alla battaglia tra Toyota e Hyundai, c’è il resto del mondo. M-Sport piazza due vetture al quinto ed al sesto posto, con Gus Greensmith (alle prese con problemi all’acceleratore) davanti ad Adrien Formaux. I due non commettono sbagli, ma la Fiesta WRC Plus sembra lontana anni luce dalle Hyundai e dalle Toyota. E sono gli ultimi della classe maggiore, perché dietro di loro ci sono un filotto di WRC2 a chiudere la top ten. Nell’ordine: Esapekka Lappi, Teemu Suninen, Mads Ostberg e Nikolay Gryazin. Il russo è alle prese con problemi al turbo che lo rallentano vistosamente, ma comunque salva baracca e burattini. Ma né lui né gli altri possono far nulla nei confronti di Lappi, che sta volando con la Polo R5. Oliver Solberg è fuori dai primi dieci complice un errore alla SS14, che gli costa oltre un minuto. Yohan Rossel è 13esimo assoluto e leader del WRC3, categoria in cui è iscritto Andre Villas Boas. Il tecnico di calcio, al volante di una Citroen C3 R5, è 33esimo assoluto, e non sta commettendo errori. Niente male!

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione