Si è tornati un po’ all’antico in Svezia, nel Day 1 del secondo rally mondiale del 2022. I percorsi delle prove speciali sono strapieni di neve, ma soprattutto, la prima posizione è contesa da una lotta furibonda. Su sette prove speciali, abbiamo cinque vincitori diversi! A questo punto, non ci resta che raccontarvi le vicende di un giorno davvero spettacolare.
Rally Svezia: chi comanda dopo il day 1?
Kalle Rovanpera si sente a casa nello shakedown, ma poi deve fare da apripista nello shakedown. Ott Tanak inaugura il promo scratch della giornata, ma poi viene battuto da Esapekka Lappi che nella SS2 si prende prova e leadership. Il finnico, al volante della Toyota lasciata libera da Sebastien Ogier, non brilla nella SS3 con l’ottavo tempo. Ritorna in auge Rovanpera, in quella che sarà il suo ultimo lampo prima di scadere come uno yogurt nel pomeriggio. Al contrario, Oliver Solberg mantiene una certa costanza, al punto da trovarsi secondo dopo la SS5. Ma dopo la pausa pranzo lo svedese va a fare compagnia a Kalle, scivolando quarto in serata. Elfyn Evans si concede uno scratch nella SS4, e sale in testa alla graduatoria. Ma poi si risvegliano le Hyundai, con Tanak prima e con Thierry Neuville poi. Il belga patisce le pene dell’inferno nella seconda speciale, quando il sistema ibrido va in tilt. La bandiera rossa causata da Craig Breen lo salva, e l’assistenza dell’ora di pranzo risistema il recupero di energia. Con uno scratch nella speciale più breve della tappa, la Umea Sprint, Neuville balza al comando, davanti ad un redivivo Rovanpera ed ad Evans. Lappi precede Solberg in quarta posizione, davanti ad un Takamoto Katsuta inabissato nella neve nel corso della SS5.
Tanak si ritira
Rally Svezia: Craig Breen è già out
Due vittorie di speciale sono un bottino di alto livello per Ott Tanak, ma la sua gara finisce subito. L’estone ha problemi all’ibrido ben più seri rispetto a Neuville, a tal punto che lui ed il navigatore Martin Järveoja devono abbandonare la Hyundai in fretta e in furia. Tanak raggiunge Breen nella lista dei ritirati: l’irlandese di casa M-Sport s’infossa nella SS2, tradito da un cumulo di neve. E proprio M-Sport è la grande assente di questo inizio di gara, diversamente da quanto abbiamo visto a Montecarlo. Gus Greensmith litiga con il cambio nella quinta speciale, causa un banale problema elettrico. Il britannico scivola così all’ottavo posto, preceduto da Adrien Fourmaux. Il francese, ancora sotto shock per il cappottone del Monte, parte pianissimo, tanto che dopo la mattinata è 12esimo preceduto anche dalle WRC2. Adrien riprende ritmo nel pomeriggio, risalendo fino alla settima piazza. A proposito di WRC2, Andreas Mikkelsen comanda le operazioni, precedendo Ole Christian Veiby e Nikolay Gryazin.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione