La quarantena imposta dai governi nazionali causa del Covid 19 sta mettendo in seria difficoltà la tenuta mentale di tantissimi calciatori. Dopo i casi juventini di Gonzalo Higuain, Sami Khedira e Miralem Pjanic (leggi anche Juventus: Higuain, Pjanic e Khedira lasciano Torino per motivi familiari, tornati in patria per motivi familiari, anche in Spagna si registra un caso di “evasione”, questa volta per motivazioni del tutto differenti. Parliamo infatti di Luka Jovic, che dopo una pessima stagione con la casacca dei blancos del Real Madrid, ha deciso di tornare in Serbia per festeggiare il compleanno della fidanzata Sofija Milosevic (ex di Adem Ljajic ), come riportano alcuni media serbi. Il calciatore sarebbe quindi stato denunciato dalle forze dell’ordine, ma si aspettano anche provvedimenti dal Real Madrid stesso.
L’attaccante ex-Eintracht Francoforte, che tanto piace al Napoli di Gennaro Gattuso si è difeso affermando che il tampone a cui si era sottoposto era negativo. “Sono davvero triste di essere stato il tema principale in questi ultimi giorni in questi tempi complicati per tutti, specialmente per gli eroi che sono i medici e tutto il personale medico» ha scritto Jovic.
«Il tampone fatto in Spagna mi ha dato risultato negativo, quindi, in accordo con il Real Madrid e con i compagni, ho deciso di fare ritorno in Serbia per essere vicino alla mia famiglia e alla mia gente. Quando sono arrivato a casa mi sono di nuovo sottoposto a tampone, ancora una volta negativo al coronavirus. Mi spiace per chi non svolge correttamente il proprio lavoro, dando informazioni sbagliate sul mio conto. Forza Serbia, resistiamo tutti uniti».
Non solo Jovic
Jovic non è l’unico calciatore serbo “evasore” delle direttive governative anti-virus, anche un altro atleta, Nikola Ninkovic dell’Ascoli ha rotto la quarantena italiana per tornare in patria. A proposito, come riporta Il Resto del Carlino, si è espressa la premier serba Ana Brnabic, che ha criticato aspramente l’atteggiamento di calciatori con contratti milionari.
“Se uno dei due esce di casa, sarà arrestato”, ha affermato il presidente della Serbia Aleksandar Vucic, che collegandosi al discorso iniziato dal suo primo ministro, ha tuonato contro i calciaotori dicendo che “la vita della nostra gente è molto più importante dei loro milioni”.