― Advertisement ―

spot_img

Malta-Andorra: le probabili formazioni

Gara valida per la sesta giornata del gruppo 4 di Lega D di Nations League 2024/2025. Il risultato conta poco visto che i padroni...
HomeCalcioSerie ASartori per rilanciare la Juventus?: i bianconeri pensano ad un nuovo ds

Sartori per rilanciare la Juventus?: i bianconeri pensano ad un nuovo ds

La precoce oltre che ennesima eliminazione(la terza consecutiva) dagli ottavi di finale di Champions League per mano del Villareal, potrebbe determinare cambiamenti nei quadri dirigenziali della Juventus. Si fanno infatti sempre più insistenti le voci di un ingresso in società di un nuovo ds, Giovanni Sartori, ora all’Atalanta, per affiancare l’omologo bianconero Federico Cherubini.

PERCHÉ LA JUVENTUS PENSA A SARTORI?

Se ne era già parlato nel 2006, quando sembrava davvero vicinissimo il suo trasferimento a Torino. Adesso i tempi sembrano davvero maturi per questo matrimonio, come dimostra la presenza del dirigente allo Stadium in occasione di Juventus-Genoa del dicembre scorso. Artefice della favola Chievo, giunto fino ai preliminari di Champions League, e del miracolo Atalanta, Sartori viene ritenuto l’uomo giusto per affiancare l’attuale Football Director in un ruolo di supporto. La sua esperienza e’ ritenuta indispensabile per riacquistare quel vuoto che la partenza di Giuseppe Marotta ha creato. L’ addio all’Atalanta a fine stagione pare già scontato, specie dopo l’arrivo a Bergamo di Lee Congerton, nuovo responsabile per lo sviluppo internazionale dell’ area dello sport. Un altro indizio di un suo imminente matrimonio con la Vecchia Signora.

CHI È GIOVANNI SARTORI?

Vanta un passato da calciatore professionista tra la seconda metà degli anni settanta e la metà degli anni ottanta, vincendo uno scudetto con il Milan nella stagione 1978-79. In totale, colleziona 7 presenze in Serie A, 89 presenze e 19 reti in Serie B. Dopo l’avventura in rossonero, viene ceduto alla Sampdoria, poi alla Cavese, ed infine all’Arezzo e alla Ternana, prima di chiudere la carriera al Chievo.

Proprio con i clivensi inizia la sua carriera da dirigente divenendo l’uomo mercato del Presidente Campedelli. A lui si deve la favola Chievo, grazie all’ acquisto di giocatori come Bernardo Corradi, Corini, Perrotta, Marchegiani, Bierhoff, ai quali affianca giovani del calibro di Legrottaglie, Barzagli, Amauri e Constant. Dopo vent’anni decide di chiudere la sua esperienza con il Chievo, firmando nel 2014 con l’Atalanta portandola in Champions League.

Disastro Juventus: terza eliminazione agli ottavi, qualcosa non torna