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Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

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SBK 2020, Phillip Island: Razgatlioglu apre le danze

Inizio spettacolare per la SBK 2020 a Phillip Island. La prima gara del primo round stagionale regala uno show “all’antica”, con sorpassi, arrivi in volata e persino le carenate. Alla fine la spunta Toprak Razgatlioglu, che taglia il traguardo di misura davanti ad Alex Lowes, Scott Redding e Michael Van Den Mark. I primi due sono separati da 7 millesimi! Caduta per il campione del mondo Jonathan Rea, favorito per la vittoria.

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Tom Sykes scatta dalla pole, ma Rea è subito davanti. Tuttavia, un contatto con il pilota BMW lo spedisce nella ghiaia, retrocedendolo all’ultimissimo posto. Il pentacampione inizia così una rimonta furibonda che però si conclude nel peggiore dei modi. Al quinto giro infatti, perde l’anteriore nel veloce cambio di direzione e cade. Nessuna conseguenza per il nordirlandese.

La gara prosegue con un plotone di moto che s’inseguono tra di loro, con piloti attentissimi alla gestione delle gomme. Sykes conduce per 12 giri, ma paga questa scelta distruggendo le sue Pirelli prima del tempo. L’inglese comincia ad arretrare. Rimangono i due alfieri Yamaha, la Ducati di Redding, Haslam ed Alex Lowes, che salva l’onore della Kawasaki. Leon dopo un po’ perde grip e cede, e la vittoria rimane un affare a quattro.

Gli ultimi due giri sono al cardiopalma. Lowes nonostante le gomme usurate gira strettissimo, e minaccia il colpaccio. Van Den Mark è aggressivo con il compagno di squadra, e sembra avere più gomma. Ma Toprak è bravo a difendersi, grazie anche a delle staccate poderose. Redding fatica a chiudere le curve, ma può contare sul motore della Ducati. Il risultato è una volata finale che vede il quartetto tagliare la linea del traguardo con soli 41 millesimi di distanza finale. Una gara d’altri tempi!

Buona giornata per Alvaro Bautista. Lo spagnolo parte quindicesimo a causa di una caduta nella superpole, ma recupera bene chiudendo in sesta posizione. Finisce a pochi decimi dal compagno Haslam, specialista di Phillip Island, ed a soli quattro secondi dalla vetta. Questo dimostra che, nonostante i ritardi nello sviluppo, il progetto della Honda è nato bene.

Poteva fare di più Loris Baz, che ha lo stesso ritmo dei primi ma perde una valanga di tempo a causa di un dritto. Il francese è settimo al traguardo. Delude Chaz Davies, ottavo alla bandiera a scacchi appena davanti al “gambero” Sykes. Il gallese è in affanno fin dal venerdì, paga una superpole disastrosa e non risale mai. Il divario con Redding è evidente. Stesso discorso per Eugene Laverty, che chiude la sua prima gara con la BMW all’undicesimo posto.

Tra i rookies svetta Garrett Gerloff, autore di una partenza al fulmicotone per poi fare una gara…alla Sykes! Lo statunitense è settimo al primo giro, e 14esimo all’ultimo. Federico Caricasulo con la stessa moto lo precede di due piazze, con il rientrante Sandro Cortese in mezzo. Il tedesco di origini italiane è alla sua prima gara con il rifondato team Pedercini. Decimo Michael Ruben Rinaldi con la Ducati GoEleven.

La classifica di Gara 1.

Il weekend SBK di Phillip Island 2020 prosegue domani, con la Superpole Race e con gara 2.

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