A Magny Cours, Jonathan Rea non riesce a chiudere in anticipo la sfida iridata, ma mette una bella ipoteca grazie ad una vittoria perentoria sul bagnato in gara 1. L’asso Kawasaki tiene a bada un Loris Baz scatenato, conducendo dall’inizio alla fine. Per il pilota Yamaha Ten Kate non c’è nulla da fare, contro la superiorità del campione del mondo.
Non può far nulla nemmeno Scott Redding, il quale non è mai stato troppo a suo agio qui a Magny Cours. Il ducatista piazza una quinta posizione che limita i danni, impedendo a Rea di vincere il mondiale già oggi. Ma paga 65 punti di distacco, che ad un round e mezzo dalla fine, sembrano ormai impossibili da recuperare.
La pioggia francese ci restituisce Alex Lowes, al suo primo podio dopo la vittoria di Phillip Island. L’inglese di casa Kawasaki è finalmente competitivo dopo un lungo periodo di appannamento.
Chaz Davies è il migliore dei piloti Ducati, sesto al traguardo. il gallese precede Redding, il quale approfitta del duello tra Leon Haslam e Toprak Razgatlioglu per risalire in top five. Un duello che si risolve a favore del turco, dopo che il numero 91 cade all’ultimo giro.
Michael Ruben Rinaldi, Xavi Fores, Michael Van Den Mark e Leandro Mercado completano la top ten. L’olandese della Yamaha è autore di una scivolata mentre occupava la quarta posizione.
E proprio una caduta, ma al primo giro, elimina in un solo colpo le due BMW. Tom Sykes e Eugene Laverty, primo e secondo in Superpole, si autoeliminano complice un contatto innescato involontariamente da Garrett Gerloff. Il texano è in lotta per la vittoria nelle prima tornate, salvo cadere anche lui.
Dopo Rinaldi, il migliore italiano in pista è Federico Caricasulo, con l’undicesima posizione. Continua l’apprendistato di Samuele Cavalieri, che sul bagnato di Magny Cours finisce appena fuori dalla zona punti, distanziato di un giro.
SBK Magny Cours, la cronaca di gara 1
La partenza di gara 1 presenta le stesse condizioni delle prove libere di ieri: pioggia incessante e pista bagnata.
Al via tutta la prima fila parte bene, ma avviene il colpo di scena. Gerloff ha un leggero contatto con Sykes, che perde l’anteriore. La BMW dell’inglese falcia la moto gemella del poleman Laverty, con il risultato che i due compagni di squadra finiscono a terra!
Alla fine del primo giro, la top five si compone di Rea, Gerloff, Baz, Lowes e Van Den Mark. Il texano è scatenato: è talmente vicino a Johnny da pensare di superarlo. Tuttavia, un lungo al terzo giro spalanca le porte a Baz, che diventa il primo inseguitore della Kawasaki.
Redding in questa fase di gara è solo decimo. Se la gara finisse qui, il suo distacco da Rea arriverebbe a 70 punti, chiudendo di fatto il campionato. Fortunatamente per Scott, la gara è ancora lunga.
Al settimo giro, Gerloff perde il controllo della sua Yamaha e va in highside. Lo statunitense si rialza senza un graffio, ma la sua gara finisce qui. Baz è a soli quattro decimi da Rea, e sono gli unici a girare sul ritmo del 48 basso.
Rea e Baz rimangono attaccati, e girano sullo stesso ritmo. Ma nelle ultime tornate il francese non riesce più a reggere il ritmo del leader, e perde contatto. Chi invece recupera velocità è Redding, che nelle ultime sette-otto tornate riesce a girare sul 48 alto. Questo gli permette di superare Rinaldi, e risalire fino alla settima posizione, approfittando della caduta di Van den mark al giro 14. Recupera il distacco su Razgatlioglu e Haslam, impegnati in un duello fatto di sorpassi e repliche continue.
L’epilogo di questa battaglia è all’ultimo giro. Toprak avanza su Haslam qualche tornata prima, con Redding a fare da spettatore. Leon tenta la replica con una bella staccata alla chicane Imola, ma accelera troppo bruscamente, e va in highside. Razgatlioglu rallenta per non investire l’avversario, e Redding lo passa all’esterno per soffiargli il quinto posto.
Rea taglia il traguardo senza problemi, con Baz staccato di tre secondi. Il francese festeggia il primo podio in patria come fosse una vittoria. Rea, dal canto suo, porta il suo vantaggio in campionato a 65 punti: troppo pochi per festeggiare, ma abbastanza per poter accarezzare il sogno iridato. La sesta corona si avvicina…