Il mondiale SBK consuma le penultime prove libere della stagione, a Mandalika. L’isola di Lombok si è preparata per ogni evenienza (letteralmente: hanno persino organizzato piani di evacuazione in caso di terremoto!) così come i team sono pronti ad affrontare un weekend che potrebbe assegnare il titolo mondiale. Facciamo un riassunto della giornata indonesiana.
Superbike, Indonesia: Bautista può diventare campione
SBK 2022: cosa succede nelle prove libere di Mandalika?
La pista indonesiana si presenta con un asfalto nuovo e bello caldo (54 gradi, con una temperatura dell’aria di 33 gradi). La Pirelli, per prudenza, punta sulle mescole più dure, rimettendo in magazzino la SCQ. Toprak Razgatlioglu fa subito la voce grossa, montando gomme nuove per un time attack. Il suo 1’36″938 è lontano un secondo e mezzo dal record della gara dell’anno scorso, ma è sufficiente per rifilare mezzo secondo ad Alvaro Bautista. Lo spagnolo, come da tradizione, lavora per la gara. In mezzo ai due litiganti s’infila Iker Lecuona, autore del secondo tempo con la Honda ufficiale. L’altra bella sorpresa è il quarto crono di Michael Van Den Mark, con la BMW. L’olandese qui si sente a casa (ha origini indonesiane, da parte di madre). Chi non sorride è Jonathan Rea, ottavo dietro a Xavi Vierge, Andrea Locatelli e Michael Ruben Rinaldi. Il nordirlandese paga un secondo da Toprak. La sua Kawasaki qui non va, e non sa spiegarselo. Chiudono la top ten Scott Redding e l’altra sorpresa delle FP1, Kyle Smith. Il britannico è il miliardesimo pilota schierato quest’anno da Pedercini, dopo l’addio burrascoso di Loris Cresson. La classifica italiana vede Axel Bassani faticare con il 14esimo tempo. Xavi Fores, sostituto di Luca Bernardi a partire dall’Argentina, è 20esimo. Non prende parte al round Roberto Tamburini, in quanto il suo team MotoXRacing ha deciso di saltare le ultime trasferte per questioni di budget.
La seconda sessione di prove libere
Fa ancora più caldo nelle FP2. La temperatura dell’aria raggiunge i 36 gradi, l’asfalto arriva a 61 gradi! I riferimenti del mattino non contano più, ed è ora di svelare i veri valori in campo. Ed è qui che viene fuori Bautista, il quale sente sempre più odor di titolo. Lo spagnolo spara un 1’33″626, abbassando il record in gara di ben sei decimi. Razgatlioglu, secondo del pomeriggio, di decimi se ne prende quattro. Rinaldi è distante un secondo dal compagno di squadra, ma è comunque terzo. Rea si risolleva un pochino finendo la sessione al quarto posto. Ma si prende anche lui un secondo su una pista che sembra mal digerita dalla sua Ninja. Chiudono la top ten: il redivivo Garrett Gerloff, un resuscitato Fores, Locatelli, Vierge, Bassani e Redding. Manca all’appello Iker Lecuona, che nella classifica risulta 14esimo. In realtà, la sessione del valenciano dura solo cinque minuti, quando viene sparato in aria dalla sua Honda. L’highside lo lascia bello dolorante, tanto da essere portato al centro medico e poi all’ospedale locale. La diagnosi è una contusione lombare, che però deve essere approfondita. Manca anche l’idolo “di casa” Van Den Mark, che con la BMW non va oltre il 16esimo tempo. La prima gara del weekend è domani, quando in Italia saranno le 6.30 del mattino.