Continua la nostra rassegna su alcuni sport olimpici tra quelli generalmente considerati “minori”. Abbiamo iniziato con il Tiro con l’arco (qui), continuiamo ora con il Karate.
Il Karate sarà introdotto per la prima volta ai Giochi Olimpici nella prossima edizione che si svolgerà a Tokio nel 2020. Eppure è una disciplina che affonda radici lontano, molto lontano nel tempo.
La storia
Siamo in estremo oriente, a Okinawa, nell’arcipelago delle Ryu-kyu, quando, intorno al 1600, fu rinnovato il divieto dell’utilizzo delle armi, già imposto dal re Sho Shin nel 1500. Fu così che 3000 samurai poterono iniziare ad invadere le isole senza trovare grande resistenza. Gli abitanti del luogo allora si organizzarono per trovare una forma di autodifesa che non prevedesse l’uso delle armi. Nasceva una scuola che si sarebbe differenziata in tre stili: Naha-te, Shuri-te e Tomari-te. Dobbiamo arrivare al 1931 perchè il karate venga riconosciuto dal Butokukai, organizzazione di arti marziali. L’ Unione Europea di Karate nasce nel 1965 e un anno dopo si costituisce la Federazione Italiana FIK. Nello stesso 1966 si disputeranno i primi campionati europei, nel 1970 i primi campionati mondiali. La presenza di atlete donne viene introdotta nel 1986 con il primo Campionato europeo femminile.
Gli azzurri
Ottima la tradizione azzurra. Molte le medaglie conquistate dai nostri atleti nelle competizioni mondiali ed europee. Campioni del Mondo sono stati: Davide Benetello (1994) e Roberta Sòdero (1996). Nel “Club Olimpico” del CONI in preparazione dei Giochi di Tokio 2020, figurano Mattia BUSATO, Luigi BUSA’e Viviana BOTTARO, a loro probabilmente il compito di portare a casa una medaglia che resterebbe nella storia come la prima conquistata all’esordio nella rassegna olimpica.
Le regole
Gli atleti gareggiano suddivisi per categorie di peso:
- Maschi: al limite di 60 kg; 67 kg; 75 kg; 84 kg; oltre gli 84 kg
- Femmine: al limite di 50 kg; 55 kg; 61 kg; 68 kg; oltre i 68 kg
Gli incontri hanno una durata di 3 minuti per gli uomini e 2 minuti per le donne, senza conteggiare le interruzioni. Nelle competizioni mondiali la finale per il primo posto e quella per il terzo hanno un minuto aggiuntivo.
Come si assegnano i punti?
Tre categorie di punteggio: Ippon vale 3 punti e viene assegnato per calci a viso, testa e collo e per qualsiasi tecnica utile per il punteggio portata su un atleta proiettato, caduto per proprio conto, o che altrimenti si trovi
a terra. Waza-Ari vale 2 punti e viene assegnato per calci portati ad addome, petto, schiena e fianchi. Yuko vale 1 punto e viene assegnato per ogni colpo portato ad una delle sette aree bersaglio.
Vince l’incontro l’atleta che al termine del tempo ha totalizzato il maggior numero di punti o che ha raggiunto un vantaggio di otto punti sull’avversario anche prima dello scadere del tempo. Gli incontri individuali non prevedono la possibilità del pareggio.
E’ compito importante di arbitro e giudici saper valutare attentamente le tecniche e i loro effetti per garantire la corretta assegnazione dei punti.
Prossimi appuntamenti
Nella moderna Minsk, si terranno il 29 e 30 giugno gli European Games, mente per tutto il resto dell’anno già a partire da questo mese si alterneranno competizioni nazionali ed internazionali dedicate a tutte le categorie, dagli esordienti ai Master. Ci saranno quindi tante opportunità per imparare i segreti del Karate ed essere pronti per tifare i nostri azzurri nella loro prima apparizione olimpica.