Secondo Guenther Steiner, il valore dei punti nel campionato mondiale di F1 di quest’anno è relativamente più alto rispetto all’anno scorso. In un tipico fine settimana di gara, i primi quattro team hanno la meglio sugli altri e i primi otto posti sono praticamente bloccati. Le altre sei squadre si contendono il nono e il decimo posto, per un totale di tre punti. Un anno fa, le prime quattro squadre avevano totalizzato 248 punti dopo tre gare. Quest’anno, la cifra è di 270 punti.
Meno punti disponibili
“Ogni punto quest’anno vale molto di più rispetto all’anno scorso, ci scommetto”, ha detto Steiner interpellato da Speedcafe. “In teoria, i primi otto posti vengono presi come è ora e poi ci sono solo il nono e il decimo, che sono due punti a un certo punto. “Quel punto può avere un peso notevole. Se si ottiene un ottimo risultato, come un quinto o un sesto posto in una gara, quest’anno si guadagna molto in fretta”. La Haas è andata a segno in due delle tre gare disputate finora. Kevin Magnussen ha ottenuto il 10° posto in Arabia Saudita, seguito dal settimo di Nico Hulkenberg in Australia. La squadra è settima nella classifica costruttori con sette punti. Alpine è un punto avanti, al sesto posto, mentre Alfa Romeo Sauber è all’ottavo posto. La McLaren è stata il maggior beneficiario a Melbourne, con entrambe le sue vetture nella top 10 e 12 punti.
Piccoli guadagni, grandi vantaggi
La vicinanza della concorrenza fa sì che un piccolo passo in avanti possa essere molto utile. Tuttavia, ciò deve essere valutato rispetto alle limitazioni imposte dai regolamenti finanziari. “Non è probabile che si possano fare tanti piccoli [aggiornamenti] perché costano”, ha spiegato Steiner. “Ora ci sono due criteri: quante prestazioni si ottengono e quanto costano. Insomma, il rapporto qualità-prezzo”. L’obiettivo finale per tutti i team è una posizione più alta nel campionato costruttori, in quanto è quella per cui vengono pagati i premi in denaro. La differenza tra una posizione e l’altra è, in cifre approssimative, di 10 milioni di dollari. Un leggero vantaggio o un ottimo risultato in un singolo evento può quindi fruttare molto. Il Gran Premio d’Australia è stato quindi fondamentale per la McLaren, anche se il suo valore reale sarà chiaro solo alla fine della stagione.