Non avrà il passaporto italiano, ma il pubblico di Misano tifa comunque per Jonathan Rea, re della Superpole della Superbike. Il campione del mondo strappa gli applausi dei 5 mila fan ammessi all’ex Santamonica, dopo una sessione che comanda dall’inizio alla fine. Con 1’33″416, l’alfiere Kawasaki batte Toprak Razgatlioglu e la Ducati, che qui gioca in casa. Dopo un venerdì difficile, Scott Redding alza la testa, e porta la Panigale V4R in prima fila. Michael Ruben Rinaldi invece la manca di pochissimo, aprendo la terza fila occupata da Tom Sykes e Alex Lowes. Grande prova di Lucas Mahias, settimo e di Axel Bassani, ottavo con una Ducati privatissima. Alvaro Bautista e Chaz Davies chiudono la top ten.
Superbike Misano: il racconto delle prove libere
Superbike Misano: cosa succede in Superpole?
Fin dal primo minuto, Rea fa capire subito chi è che comanda. Nel primo run, piazza subito un 33″7 che lo fa salire in cima alla classifica. È l’unico capace di scendere sotto il minuto e 34, dando una dimostrazione di forza impressionante. Si mette in luce Mahias, che sfruttando il traino di Rea porta la sua Kawasaki Puccetti in prima fila virtuale. Non si vedono ancora le Ducati ufficiali, meno abili nello sfruttare la gomma da qualifica nel primo stint.
Il secondo run è molto più serrato. Rinaldi, Redding e Razgatlioglu scendono tutti sul 33″5, migliorando il tempo di Rea. Ma il campione del mondo risponde con un 1’33″416, mettendo in cassaforte la Superpole. La classifica è comunque cortissima: i primi quattro sono racchiusi in due decimi e mezzo! Si mette in luce Bassani, che con uno splendido 34″0 si piazza ottavo, a pochi centesimi da Mahias il quale dispone di una moto un po’ più…ufficiale. A proposito di italiani, Andrea Locatelli non va oltre l’undicesimo tempo, dimostrando di non avere ancora pienamente in mano la Superbike. Diciannovesimo tempo per Samuele Cavalieri, con la Kawasaki “vecchia” del team Pedercini.
Due piccole note sulla Superpole
Garrett Gerloff cade nel corso del turno, ma poco importa: il texano dovrà partire comunque dalla pit lane, dopo aver falciato Rinaldi in gara 2 all’Estoril. Da segnalare l’assenza di Eugene Laverty, dichiarato unfit dopo un grave incidente nelle FP3. L’irlandese è caduto nella mattinata, perdendo conoscenza per qualche istante. Attualmente è al centro medico per un sospetto trauma cranico, ma le sue condizioni non sono serie. Difficilmente però potrà prendere parte a gara 1, prevista per oggi alle 14.