A Portimao, il mondiale superbike ha poca voglia di correre, ma si torna comunque in pista per le prove libere. La classifica ci dice che Toprak Razgatlioglu e Yamaha sono avanti rispetto alla Kawasaki e Jonathan Rea, che però si trovano su una pista amica. Chi prevale tra le due superpotenze di questo mondiale 2021? Ok, è solo venerdì, ma come dice il saggio, chi ben comincia è a metà dell’opera.
Superbike, Portimao: cosa succede nelle prove libere?
Il meteo del Portogallo non si ricorda che oggi è il primo ottobre: il cielo è sereno e le temperature alte. Nella sessione del mattino, Rea ricorda a tutti che l’Algarve è il suo terreno di caccia, infilando un bel 1’41″542. Razgatlioglu è lontano questa volta: il giovane turco è solo quarto, e si prende tre decimi. La Yamaha qui non sembra perfetta, anche se Garrett Gerloff si piazza secondo. Il texano appare rinato, dopo le difficoltà delle gare precedenti. Il numero 31 è a solo un decimo da Johnny. Gli affanni della R1 sono confermati da Andrea Locatelli, solamente ottavo di sessione. E anche la Ducati sembra soffrire sui saliscendi di Portimao, visto che Scott Redding è sesto a mezzo secondo da Rea, Michael Ruben Rinaldi addirittura 13esimo. Loris Baz è il migliore della casa bolognese, con il quinto tempo. Alex Lowes è terzo, con una prestazione notevole considerando che ha una mano rotta. Alvaro Bautista è settimo con la Honda ufficiale, mentre Leon Haslam lancia la sua Fireblade con una brutta caduta (per fortuna incruenta) ed è solo 14esimo. Michael Van Den Mark e Axel Bassani chiudono la top ten. Isaac Vinales, con la morte nel cuore, è 12esimo, tre piazzamenti davanti al “sostituto” Eugene Laverty. Gabriele Ruiu esordisce nel mondiale con una scivolata, ma è già davanti a Samuele Cavalieri in 20esima posizione. Niente male!
Isaac Vinales correrà a Portimao
La seconda sessione di prove libere
Nel turno del pomeriggio, la colonnina di mercurio tocca i 29 gradi. Non è proprio una temperatura “autunnale”, ma tant’è. Con il caldo il fattore gomme è determinante, e quindi i piloti lavorano sul passo. E anche in questa occasione. è Rea a prevalere su tutti. Ma la differenza tra Kawasaki e Yamaha è più marcata. Infatti, se da un lato, Lowes si mette in evidenza comandando la prima parte della sessione per poi finire secondo, dall’altro le R1 sono più staccate. Razgatlioglu è ancora quarto, ma il suo distacco è ancora di quattro decimi sul rivale in campionato. E soprattutto, non appare troppo a suo agio neppure sul passo. Leon Haslam si fa perdonare dall’aver demolito la Honda nelle FP1, e fa a sorpresa il terzo tempo nelle FP2. Continua a soffrire la Ducati ufficiale, ancora sopravanzata dal satellite Loris Baz. Il francese, ancora sostituto di Chaz Davies, è sesto dietro ad un Garrett Gerloff ritrovato. Scott Redding è settimo, Michael Ruben Rinaldi ottavo. Entrambi viaggiano sul mezzo secondo di distacco dal sei volte iridato. Alvaro Bautista ed uno spento Andrea Locatelli chiudono la top ten. Non ci sono BMW dai dieci, in quanto Michael Van Den Mark fa un deciso passo indietro. L’olandese è 11esimo, staccato di due decimi da Locatelli. Axel Bassani è 14esimo, Samuele Cavalieri è 19esimo. Il bolognese precede Gabriele Ruiu, il quale mostra un buon potenziale sopravanzando i più “avvezzi” al mondiale Loris Cresson e Lachlan Epis. Ci vediamo domani per la Superpole.