La storia del ritiro della Suzuki potrebbe non finire qui, perché è arrivata la risposta della Dorna. In un comunicato stampa, il promoter del motomondiale ricorda alla casa di Hamamatsu i suoi impegni presi con la stessa. Il comunicato recita: “A seguito delle voci di ritiro della Suzuki a fine 2022, Dorna Sports ha contattato direttamente il costruttore per ricordare loro che le condizioni del contratto per correre in MotoGP non consente loro di prendere questa decisione unilateralmente. Tuttavia, se la Suzuki dovesse lasciare a seguito di un accordo tra ambo le parti, Dorna deciderà sul numero ideale di team e di piloti per la classe MotoGP dal 2023. Dorna continua a ricevere un livello elevato d’interesse sia da case ufficiali che da team indipendenti, mentre la categoria continua a mostrarsi come esempio globale di competizioni serrate, innovazione e divertimento, raggiungendo centinaia di milioni di fan in tutto il mondo. L’interesse da queste parti è stato riconfermato nelle ultime 24 ore“.
Suzuki va verso il ritiro dalla MotoGP
Suzuki si ritira: cosa vuole dire la Dorna?
Il comunicato del promoter spagnolo può essere interpretato in due modi. Il primo è che Carmelo Ezpeleta ed i suoi uomini sono disperati nel trattenere la Suzuki nel giro, optando magari per soluzioni alternative. Il precedente è del 2009, quando la Kawasaki mollò la classe regina all’improvviso. Allora l’organizzatore aveva l’esigenza di riempire uno schieramento alquanto scarno, e cercò di trattare con la casa di Akashi affinché rimanesse almeno un altro anno. Il risultato dell’accordo fu l’Hayate Racing Team, che raccolse qualche risultato discreto con Marco Melandri. Può davvero Dorna obbligare, o perlomeno convincere, la casa giapponese a restare nella MotoGP, anche con un impegno ridotto? Impensabile. Gli spagnoli non possono costringere nessuno a fare una cosa che non vogliono, neanche se questo significa rompere un contratto di cinque anni.
MotoGP: Anche Suzuki rinnova fino al 2026
La seconda interpretazione
E qui, veniamo alla seconda interpretazione del comunicato. Come sapete, Suzuki ha rinnovato con Dorna per restare in MotoGP fino al 2026. Ritirarsi adesso significa rompere quel contratto, e quindi deve pagare la penale. Con questo comunicato, il promoter vuole semplicemente ricordare alla casa costruttrice che ha firmato un contratto, e se non vuole rispettarlo deve compensare. Questo ci lascia pensare che le due parti si parleranno per decidere quanto Suzuki deve sganciare per svincolarsi. Quanto al discorso sull’interesse degli altri team, la Dorna vuole prendersi il suo tempo per valutare due cose. La prima è se far entrare un nuovo team per riempire il vuoto della Suzuki, la seconda è decidere chi tra i richiedenti può entrare. La MotoGP richiede uno sforzo finanziario notevole, per cui i nuovi iscritti dovranno dimostrare di avere il portafogli abbastanza…pieno.
Immagine in evidenza di Suzuki Racing, per gentile concessione