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Tecnica MotoGP: il parafango speciale della Yamaha

Il congelamento regolamentare non ha fermato lo sviluppo della tecnica in MotoGP. Nei test in Qatar i costruttori stanno lavorando sulle carene, una delle poche zone in cui si può fare delle evoluzioni interessanti. Yamaha nella giornata di ieri ha introdotto una soluzione che ha suscitato curiosità nel paddock, sia per originalità del design che per la sua funzionalità. Sulle M1 numero 20 di Fabio Quartararo, e sulla 46 di Valentino Rossi, si è visto un parafango dallo stile decisamente unico. Invece di essere “aderente” alla ruota anteriore, il pezzo ha una forma “a cielo aperto”, senza sporgere dalla ruota (cosa vietata dal regolamento). Ma a che serve questo coso dalla forma così strana?


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Tecnica MotoGP: quale funzione ha il nuovo parafango Yamaha?

Il parafango della Yamaha, come avrete potuto intuire, ha una funzione aerodinamica. Il design così strambo ha una forma tale da “rompere” le turbolenze che si generano in quella zona della moto, ed eliminare, o quantomeno ridurre, quell’effetto di bloccaggio che i flussi d’aria provocano sulla ruota davanti. Che è fondamentale per andare forte, perché da la direzionalità alla moto, e fiducia al pilota in staccata e in curva.

Al parafango Yamaha ha aggiunto un ulteriore elemento. Nelle immagini si vedono due piccole carene che avvolgono l’estremità degli steli della forcella, dove si attaccano al mozzo ruota e reggono le pinze dei freni anteriori. Anche queste paratie hanno funzione aerodinamica, ma con un altro scopo. Esse devono convogliare maggiore aria verso il radiatore, migliorando il raffreddamento del motore. Ciò contribuisce all’affidabilità e migliora di qualcosina a livello di potenza. E alla Yamaha la potenza serve, eccome!

Ora sorge una domanda? Vedremo questa soluzione in gara? Non lo sappiamo. I piloti non hanno rilasciato dichiarazioni specifiche, e non è chiaro quanto abbia funzionato. Oggi si svolgerà l’ultima giornata di test, dove speriamo di avere le idee più chiare.