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Test Barhain, day 3: Verstappen chiude in bellezza

Al termine del day 3 dei test in Barhain, l’ultimo prima dell’inizio del mondiale di F1, la Red Bull sorride. Max Verstappen conclude con il miglior tempo questa tre giorni che vede la RB16B molto in forma. Non sono altrettanto sorridenti i volti in casa Ferrari, in quanto la SF21 non sembra dare le risposte che a Maranello si aspettavano. E non sorride nemmeno Hamilton, il quale non pare troppo a suo agio sulla nuova Mercedes. Questo e altro sono i temi della giornata di oggi sul circuito di Sakhir.

Com’è andato il day 3 dei test in Barhain?

Con 1’28″960, il crono in assoluto migliore di tutta la tre giorni, Verstappen fa gioire l’intera squadra Red Bull. Se poi contiamo un’ottimo passo gara (potenziale), e anche il fatto che sia Sergio Perez che le due Alpha Tauri sono andati forte, allora dalle parti austriache possono dormire su due guanciali. A proposito di Alpha Tauri, Yuki Tsunoda ha concluso la sessione odierna con il secondo tempo, anche se ha adottato le mescole C5, quelle più morbide fornite da Pirelli, che non saranno disponibili al GP. Pierre Gasly ha eseguito una simulazione di gara molto convincente, a dimostrazione che il pacchetto funziona. Sorride anche la Honda, che non ha mai avuto a che fare con rotture di nessun tipo.

Ferrari in chiaroscuro

Giornata dalle due facce in Ferrari. I riscontri cronometrici di Charles Leclerc e Carlos Sainz sono buoni, la simulazione del passo un pochino meno. La SF21 sta dando buoni riscontri per quanto riguarda il giro secco, grazie ad una Power Unit che ha mostrato segni evidenti di miglioramento. Quello che non va è il passo gara, condizionato, pare, da un consumo anomalo delle gomme. La nuova Rossa sembra essere molto aggressiva con le coperture, e questo rappresenta un problema. Un problema che sembra non avere l’Alfa Romeo, con un Kimi Raikkonen decisamente veloce. Il finlandese ha mostrato che la C41 è notevolmente migliore della C39, ma sarà sufficiente per abbandonare l’ultima fila?

Hamilton nei guai

Se Atene piange, Sparta non ride. Se la Ferrari ha un problema di passo gara, la Mercedes ha un problema di nome Lewis Hamilton. Il campione del mondo non sembra trovarsi sulla W12, continuando a lamentare un retrotreno instabile. Anche oggi non ha brillato sul tempo singolo, e per di più è andato in testacoda mentre provava un time attack. Dall’altro lato del box, Valtteri Bottas ha trovato, a quanto sembra, un equilibrio con gli assetti, ed è andato meglio del compagno di team. Alla fine Lewis è quinto di giornata, ma solo grazie alle gomme più morbide. Bottas non ha cercato il tempo, concentrandosi sull’assetto in configurazione gara.

Test Barhain, il day 3 degli altri

Il resto del plotone ha continuato il suo lavoro. Fernando Alonso ha proseguito a girare e girare ancora con l’Alpine, senza cercare il giro singolo. Sebastian Vettel, invece, di giri con l’Aston Martin ne ha fatti pochi. Sulla AMR 21 è risultato un altro problema, questa volta alla pressione di sovralimentazione. Il potenziare sembrerebbe esserci, ma l’affidabilità è un dato preoccupante. Così come è preoccupante la mancanza di prestazione della Haas. Mick Schumacher e Nikita Mazepin hanno concluso al 14esimo e 15esimo posto rispettivamente, con mezzo secondo di scarto a separare i due compagni di squadra.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione