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-Volkswagen F1: Porsche e Audi si affacciano nel Circus

Il Ceo del Gruppo -Volkswagen F1, in un incontro andato in scena il 2 Maggio 2022 ha annunciato che Porsche e Audi si avvicinano nella Formula 1, ufficializzando l’anticipazione data dal sito Motorsport lo scorso 7 aprile. Quella che sembrava solo un indiscrezione è diventata realtà e questo ingresso darà certamente risalto al Motorsport. Intanto nel Gp di Miami i piloti si sfideranno per la vittoria finale e il raggiungimento dei primi tre posti del podio. Il cambiamento della F1 sta andando avanti spedita e anche le monoposto stanno subendo miglioramenti sorprendenti.


Formula 1, 2022 in arrivo lo show di Miami


-Volkswagen F1: l’arrivo di Porsche e Audi

A partire dal 2026 di Porsche e Audi avranno spazio nella Formula 1. L’amministratore delegato del Gruppo Volkswagen Herbert Diess ha annunciato che i due marchi Tedeschi entreranno nel Circus iridato come motoristi, sebbene non sia ancora chiaro o meglio ufficiale i team con cui correranno (si parla di Red Bull e McLaren). “Volkswagen non entra in Formula 1. Non è un marchio adatto e non parteciperà” ha tenuto subito a precisare il Ceo del Gruppo Volkswagen. “Posso però dire questo: i marchi premium hanno deciso di entrare in Formula 1 con il nostro sostegno. Per quanto riguarda Porsche, il progetto è già relativamente concreto. Per quanto riguarda Audi invece non ancora così tanto”. Da quando Liberty Media ha acquisito i diritti commerciali della F1, il Circus iridato si è espanso fortemente in mercati molto importanti per l’Automotive, come gli Stati Uniti. Ma anche a livello di comunicazione social, e intrattenimento (basti pensare all’arrivo di Netflix con la celebre serie “Drive to Survive”) alcuni prodotti televisivi hanno portato tanti giovani ad avvicinarsi alla serie regina a 4 ruote del motorsport. Tutti questi motivi hanno fatto da apripista a Porsche e Audi per entrare in F1, non dimenticando l’importante cambio di regole sui motori che avverrà nel 2026.

-Volkswagen F1: che cosa ha detto Diess?

Herbert sui motivi dell’approdo in F1 ha detto: “Quali sono le ragioni di questa decisione? Prima di tutto, bisogna dire che la Formula 1 si sta sviluppando in modo estremamente positivo in tutto il mondo. La Formula 1 non è ancora arrivata negli Stati Uniti. Il marketing che sta avvenendo lì, Netflix ha portato il seguito della Formula 1 a crescere significativamente anche negli Stati Uniti. L’Asia sta crescendo significativamente, compresi i giovani che la seguono. Se si guardano i grandi eventi sportivi o gli eventi nel mondo, è il caso che nel motorsport, è davvero solo la Formula 1 che conta e sta diventando sempre più differenziata. Se fai motorsport, dovresti fare la Formula 1. È lì che l’impatto è maggiore”.

Il percorso sarà di lunga durata in F1

Diess continua dicendo: “Inoltre, non si può entrare in Formula 1 se non si apre una finestra tecnologica. Ciò significa che per entrarci, è necessario un cambiamento delle regole in modo che tutti ricomincino da qualche parte. Le squadre come mi dice sempre Markus Duesman, che era a capo di un team di Formula 1 di solito recuperano un secondo a stagione su una pista di medie dimensioni semplicemente ottimizzando i dettagli. E non si può recuperare su questo quando si entra in un nuovo team. Hai bisogno di cinque o dieci anni per essere tra i primi. In altre parole puoi salire a bordo solo se c’è un grande cambiamento di regole. Questo sta accadendo ora. Arriverà anche in direzione del 2026, quando i motori saranno elettrificati in misura molto maggiore, anche con combustibili sintetici. Questo significa che hai bisogno di un nuovo sviluppo del motore. E ci vogliono tre o quattro anni per sviluppare un nuovo motore. Questo significa che si può decidere ora di guidare la Formula 1 o poi probabilmente non più per dieci anni. E i nostri due marchi premium pensano che sia la cosa giusta da fare e stanno dando la priorità. Entrambi dicono che poi correranno solo in Formula 1 e si ritireranno da molte altre serie di motorsport perché questo avrà un impatto globale”.

L’ambiente è la priorità nei carburanti

Herbert sui carburanti ecologici dichiara: “Entrambi i marchi premium ritengono che la F1 sarà anche molto sostenibile. La Formula 1 correrà con carburanti sintetici, sarà neutrale in termini di CO2 e avrà una percentuale molto più alta di elettrificazione. E supponiamo che sarà ancora il più grande spettacolo motoristico del mondo nel 2026, 2028. Molto più di oggi. Più in Cina, più negli Stati Uniti di quanto non avvenga oggi. E quindi anche la più grande piattaforma di marketing per i veicoli premium. Questo è il presupposto. Abbiamo abbastanza da fare e non avremmo davvero bisogno di fare la Formula 1. Ma i nostri marchi premium dicono che è la leva più importante per aumentare il valore del marchio e per essere in grado di prendere un po’ di più per le auto in termini di prezzo. E anche per dimostrare alla concorrenza che hai una tecnologia superiore, nel caso dell’Audi. Ecco perché il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio di sorveglianza hanno votato tutti a favore di questo. Audi deve ancora decidere in quale costellazione e con quale squadra. Ma entrambi hanno iniziato a sviluppare i motori”.

-Volkswagen F1: il Circus deve diventare globale

Driess sulla crescita del Circus in America ha detto: “La Formula 1 non ha avuto successo negli Stati Uniti fino ad ora ma ovviamente questo arriverà col tempo. Naturalmente sarebbe un aiuto se un pilota di quel paese avesse molto successo perchè la Formula 1 diventi in automatico molto popolare. Presumo che cercheremo di impiegare piloti Tedeschi nelle nostre due squadre di sicuro” ha proseguito Diess. Herbert dice inoltre: “Il nostro approdo aiuterà il nostro paese d’origine, e so anche che sicuramente avremo di nuovo un Gran Premio in Germania, che dovrebbe poi anche far rivivere la Formula 1 in Germania. Quindi ha senso a livello internazionale, ma anche per la Germania. Ovviamente ha bisogno di rafforzarsi negli Stati Uniti e in Cina per diventare globale. L’Asia nel suo complesso conta molto”.

-Volkswagen F1: un futuro importante per il Circus

Porsche e Audi sono due marchi differenti. Uno sportivo, l’altro di lusso. Le clientele sono diverse e anche le situazioni attuali lo sono. Ma la Formula 1 potrebbe essere il loro minimo comune denominatore per incrementare l’appeal dei due marchi rendendoli non solo più forti, ma anche mettendoli maggiormente in competizione con i loro rivali. Herbert sui suoi marchi dice: “Porsche porta 4 miliardi di euro all’anno e dovrebbe continuare a farlo in futuro. Per questo il marchio ha bisogno di carisma, visibilità, appeal. Porsche deve essere il marchio di auto più sportivo al mondo. Porsche deve fare parte del Motorsport e la cosa più efficiente è fare la Formula 1.Per ciò che riguarda Audi, il marchio è più debole di Porsche ha meno appeal. Ma è il caso migliore sia per la F1 e sia per il marchio stesso visto l’alto potenziale. Se ha successo contro Daimler (Mercedes), cosa che può fare collaborando con un team, può trarre enorme profitto dal suo impegno nel Circus iridato. Inoltre Audi vuole costruire 3 milioni di veicoli entro il 2030, vuole aumentare i prezzi estendendosi nei segmenti più alti. Abbandonerà quelli più bassi per cercare di lottare con Daimler. L’entrata di Audi in F1 avrà molto senso” ha concluso Diess.

Pagina Twitter F1: https://twitter.com/f1