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WEC 2021, Prologo: Hypercar, abbiamo un problema

Si avvicina il via del mondiale FIA WEC 2021, e come da tradizione, i concorrenti affilano le armi nel Prologo. Lunedì e martedi il mondiale Endurance ha svolto due giorni di collaudi, sul tracciato di Spa Francorchamps. È stato il battesimo del fuoco per la nuova classe Hypercar, ma non è stata una giornata da ricordare. Quella che doveva essere la classe regina del mondiale Endurance rischia di essere ridimensionata, dopo il primo confronto diretto con le LMP2. Nella GTE è proseguita l’eterna battaglia tra Porsche e Ferrari, con l’intromissione di Corvette che sarà della partita nel weekend belga.


FIA WEC, la entry list della 6 ore di Spa


WEC 2021, Prologo: che succede con le Hypercar?

Nella prima giornata di test, la situazione che si è creata sulla pista è stata un pochino imbarazzante. Filipe Albuquerque ha portato la sua Oreca della United Autosports al primo posto, al volante di una LMP2. Dietro di lui si sono piazzate altre due vetture della stessa classe. Per trovare la prima Hypercar dobbiamo scendere al quarto posto, dove troviamo l’Alpine di Nicolas Lapierre. La prima Toyota ha chiuso il lunedì al sesto posto, con Sebastien Buemi. L’altra vettura ha passato quasi tutto il tempo ai box per problemi tecnici. Il martedì le cose si sono un po’ raddrizzate, con Nakajima a condurre le operazione nella mattinata. Ma il record del tracciato è firmato da una LMP2, quella del G Drive. Nyck de Vries ha fermato il cronometro di 2’04″188, battendo di un decimo la TS010. Per la FIA, è un campanello d’allarme.

Incontri troppo ravvicinati

Nel corso delle due giornate del Prologo sono emerse due situazioni. Le Hypercar sono un progetto giovane, ed i problemi tecnici sono fisiologici in questa fase. Ma la vicinanza di prestazioni delle LMP2 fa preoccupare, soprattutto se si considera che siamo a Spa, un tracciato veloce. Dai test è emerso che i prototipi “piccoli” sono più prestanti nel secondo settore, grazie al peso minore ed una potenza proporzionata. I correttivi della FIA, che hanno ridotto la capacità dei motori a 540 CV, non sono sufficienti. Il problema è che in gara questo equilibrio possa portare a situazioni pericolose. Le LMP2 sono guidate anche da piloti gentlemen, che non sono abituati a guidare auto così prestanti. Ciò potrebbe comportare situazioni rischiose nel corso delle gare. Non c’è tempo per rimediare per Spa, ma non si esclude qualche correzione in vista delle prossime gare, specialmente per Le Mans. Anche solo per evitare una brutta figura in mondovisione.

WEC 2021: il Prologo delle GTE

Al Prologo del WEC 2021 hanno girato anche le GTE. Nella classe Pro, Porsche ha battuto Ferrari sia nella prima che nella seconda giornata. Addirittura nella sessione finale hanno fatto doppietta, con Kevin Estre e Neel Jani a precedere i compagni di team Gimmi Bruni e Richard Lietz, con un margine di oltre un secondo nel turno del martedì mattina. La migliore delle 488 è stata quella AF Corse di James Calado e Alessandro Pier Guidi, secondi nella prima sessione e terzi nella seconda. La Corvette di Oliver Gavin e Antonio Garcia non è andata oltre il quinto tempo. Antonio Fuoco, in coppia con Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte ha segnato il nuovo record sul giro per la GTE Am, con un crono che gli ha permesso il lunedì di precedere le Ferrari Pro e la Corvette. Il tester del Cavallino di F1 ha poi abdicato il martedì, quando il primato di classe è andato alla Porsche Proton di Matteo Cairoli, Egidio Perfetti e Riccardo Pera. ma il record di classe rimane suo.

Non sono mancati gli incidenti nel Prologo di Spa. Nella giornata di lunedì, le due Aston Martin di TF Sport hanno picchiato contro il muro al Radillon, con danni solo alle vetture. Satoshi Hoshino e Ben Keating hanno perso il controllo delle loro Vantage, senza conseguenze. Il martedì è stata la volta di Jacob Van Uitert, il quale è uscito al Blanchimont dopo un contatto con la Ferrari Iron Lynx di Katherine Legge. Nessuna conseguenza per i due piloti, così come per Sernagiotto, uscito di pista anche lui ma in maniera molto più lieve.