Oggi 8 Novembre 2021 è stato presentato al Camp Nou il nuovo allenatore del Barca Xavi Hernandez, che ha scritto da giocatore le più belle pagine di Calcio con i blaugrana. Il mister ha le idee molto chiare e ha spiegato che bisognerà prendere dal passato l’essenza della squadra per portarla con convinzione a superare gli ostacoli che si trova sul cammino. Una nuova era che si costruirà nel tempo passo dopo passo.
Il Barcellona traballante aspetta Xavi
Xavi Hernandez Barca: cosa ha detto l’allenatore del Barcellona?
Le prime parole di Xavi da allenatore del Barca sono state: “Dovremo lavorare sodo dal primo minuto, perché dobbiamo lottare per tutto Questo è il DNA del club. Voglio giocare bene, raggiungere il successo e ottenere buoni risultati. So che non sto arrivando al momento più bello della storia di questo club, ma siamo qui per questo”. Hernadex continua dicendo: “Il feeling con questo club è molto grande ed è un sogno che si avvera. Sono molto felice di tornare al Barcellona per iniziare a lavorare il prima possibile. Penso che il club abbia fatto un grande sforzo e anche Al Sadd. Abbiamo tutti è andato nella stessa direzione in modo che l’accordo potesse essere chiuso. Ci alleneremo con grande richiesta e gareggeremo bene. È una sfida importante, ma sono molto felice e molto grato al Barça”.
Xavi Hernandez: il passato lo ha richiamato al Barca
“Siamo al Barça e quello che ho vissuto tutta la mia vita al Barça è l’eccellenza. Cercheremo di essere il più vicino possibile a vincere, gareggiare e lottare per tutto. Ovviamente l’obiettivo è giocare bene. Sono maturato anch’io ed è chiaro che da allenatore devi prendere decisioni che a volte al giocatore non piacciono. Mi piace avere il possesso palla, andare in attacco e non speculare. Essere protagonisti con il pallone e come allenatore soffro ancora di più se non abbiamo la palla giusta”, ha concluso Xavi.
La presentazione di Xavi al Camp Nou
Xavi sa che le aspettative sono molto alte, ma non sembra scoraggiato dalla sfida. La sua presentazione in grande stile al Camp Nou, dove si sono radunate quasi 10.000 persone, ha ricordato i vecchi tempi. Xavi ha dichiarato: “Sono molto emozionato, anche se non volevo esserlo. Grazie mille al club e ai tifosi. Come ho detto quando sono partito, siamo i migliori, la migliore squadra del Mondo. Il Barcellona non può pareggiare o perdere, qui devi solo vincere. Grazie di tutto cuore, Visca El Barca e Visca Catalunya”. Il Mister ha mandato alcuni messaggi chiari sulla sua linea di pensiero che seguirà al comando del Barca che si possono riassumere in pochi punti.
- Studierà l’assetto della squadra perché funzioni al meglio.
- Il Barça non può permettersi di pareggiare o perdere. Deve vincere ogni partita.
- I giocatori devono capire che essere lucidi e pronti alla battaglia rischiando tutto porterà a raccogliere i risultati.
- I paragoni non spaventano il Mister, che è già consapevole di poter ricevere aspre critiche all’inizio ma lui non si lascerà abbattere e andrà dritto per la sua strada.
- Il capitolo infortuni deve essere risolto al più presto, mettendo ordine e cercando soluzioni.
- Bisogna avere regole, schemi tattici e moduli fissi per trovare sicurezza e fiducia nelle proprie possibilità.
- L’allenatore guiderà anche lo spogliatoio, calmando le acque agitate visto che conosce cosa significa essere un calciatore del Barca.
- La sconfitta da queste parti è un fallimento, quindi la vittoria deve essere l’obiettivo da raggiungere in ogni gara dando tutto in campo.
- Dembélé è una priorità per il Barca, potrebbe essere il migliore al mondo nel suo ruolo e per questo deve rinnovare con la squadra.
- I veterani saranno quelli che verranno spremuti di più
Xavi Hernandez: l’allenatore del Barcellona apprezza Cruyff
Xavi vuole lavorare insieme a Jordi Cruyff. Sono stati uniti da una grande amicizia per molto tempo. Nella conferenza stampa di lunedì, il nuovo allenatore del Barça ha sottolineato l’importante ruolo svolto al suo arrivo al Camp Nou. La capacità di Jordi di cercare giocatori e i contatti che ha nel mondo del calcio gli è sempre piaciuta. Per questo Xavi ha già esposto internamente questa possibilità. Se Víctor Font avesse vinto le elezioni, Xavi avrebbe immediatamente portato Jordi Cruyff al club del Barça. Tuttavia la situazione ha preso una svolta completa ed è stato il figlio del mitico Johan ad arrivare per primo al Barcellona e ad aprire le porte a Xavi. In questo momento l’organizzazione tecnica del Barcellona è composta da Rafa Yuste, in qualità di Vicepresidente sportivo del club, Mateu Alemany, Direttore sportivo: Jordi Cruyff è consigliere sportivo e Ramón Planes, segretario tecnico.
Xavi Hernandez: lo staff tecnico
I sette assistenti che sono venuti con lui dal Qatar non sono molto noti al grande pubblico (come ex giocatori), ma per Xavi sono i migliori e con lui lavorano da tempo all’Al Sadd. Con loro ha conquistato sette titoli in Qatar e soprattutto ha lasciato un segno storico sia nel calcio di Al Sadd che in quello del Qatar. Óscar Hernández, fratello di Xavi, e Sergio Alegre sono i principali assistenti dell’allenatore. In entrambi si affida a tutto ciò che riguarda il sistema di gioco, il gioco di posizione, la tattica e la gestione del pallone. Iván Torres giovane ma esperto come tutti gli altri della squadra di Xavi sarà il preparatore fisico della prima squadra, mentre Carlos Nogueira si unirà alla squadra di Xavi come fisioterapista. Infine David Prats, Toni Lobo e Sergio García appaiono come analisti e di solito guardano le partite dalla galleria principale per registrarle e poi separarle come informazioni di base per i tecnici principali.
Chi sarà il preparatore dei portieri?
L’unico elemento principale della squadra che non viene dal Qatar è José Ramón de la Fuente e rimane nel club dell'”era Koeman”. Continuerà come allenatore dei portieri. L’ex preparatore dei portieri dell’Al Sadd, Xavi Ferrando, e il recuperatore Mario Jiménez sono rimasti a Doha. Fuori dal fulcro del prato, ci sono due persone molto importanti per l’allenatore, come i suoi rappresentanti Arturo Canales e Fernando Solanas, quest’ultimo, il braccio destro (e sinistro) che conosce da anni dalla Nazionale spagnola Squadra. Fernando ha lavorato in Adidas. Solanas e il suo team gli portano anche le soluzioni nella comunicazione e nella stampa.
Come potrebbe giocare il Barcellona?
Xavi sul modulo cha adotterà nel Barcellona dice: “Più che il sistema di gioco conta l’idea, la capacità di andare a pressare alto, di creare più occasioni del rivale. Con l’Al-Sadd abbiamo giocato con un 3-4-3 perché eravamo dominanti, qui possiamo iniziare con un 4-3-3, per poi passare al 3-4-3 o addirittura al 3-5-2”. Sui giovani il Mister dice: “Abbiamo talenti spettacolari ma sono ancora molto giovani. Qui ogni partita è una finale e dobbiamo aiutarli. Devono sentirsi felici: Riqui, Ansu, Nico, Gavi, Mingueza devono godersi gli allenamenti ed eseguire quello che hanno imparato”. Ovviamente sarà imprescindibile il Tiki Taka ormai conosciuto dai tifosi come quella lunga serie di passaggi ravvicinati e svolti con estrema calma, in modo da imporre il proprio possesso di palla per la maggior parte della durata della partita. Poi iniziano le verticalizzazioni improvvise verso gli attaccanti che concludono in porta con facilità.
Xavi Hernandex: l’allenatore più rappresentativo del Barca
Dopo l’epopea Frank Rijkaard è la volta di Pep Guardiola nel 2008 che plasma e esalta i blaugrana sfruttando velocità, tecnica e il talento della sua squadra e ne fa un vero schiacciasassi. Piquè (appena arrivato dallo United), Dani Alves (dal Siviglia) o Busquets salito proprio dalle giovanili si mostrano subito giocatori imprescindibili. E’ una squadra davvero pazzesca quella, con un centrocampo spaziale guidato dal proprio da Xavi e dal genio di Iniesta, ma anche con un trio d’attacco composto da Henry, Eto’o e Messi difficilmente eguagliabile. Il dominio del Barca in Liga nel suo primo anno è devastante: miglior attacco (105 reti), miglior difesa (35 gol) e lo sfizio di andare a vincere il “Clasico” a Madrid con un roboante 2-6 con doppietta di Messi e gol all’esordio per il giovane Piquè.
Il valzer degli allenatori del Barcellona
Dopo il vincente Guardiola nel 2012 si passa a Tito Vilanova per una stagione, a Gerardo Martino sempre per una stagione per poi arrivare a Luis Enrique che ha ricalcato il lavoro di Guardiola ma attuandolo e migliorandolo per tre stagioni. Dal 2017 al 2020 approda alla panchina Ernesto Valverde e dopo la sua uscita dai blaugrana comincia la crisi di rendimento. Nel 2020 però si alternano in panchina Quique Setién e Ronald Koeman, successivamente nel 2021 Sergi ha provato a risollevare la squadra ma dopo i risultati deludenti ora è arrivato Xavi. Hernandez dovrà ritrovare lo smalto e le motivazioni per rendere il Barca ancora protagonista.
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