Dopo la falsa partenza di domenica, la Yellawood 500 al Talladega Superspedway deve ancora fare i conti con la pioggia. Ma almeno, le 40 vetture della NASCAR Cup Series riescono a percorrere 117 giri sui 188 totali prima di doversi fermare. Questo basta per dichiarare la corsa conclusa, ed a proclamare Darrell Wallace vincitore. Per “Bubba” è una vittoria che vale il triplo: è la prima in carriera, sulla pista di casa ed è il secondo pilota afroamericano a trionfare, a 58 anni di distanza dal successo di Wendell Scott a Jacksonville, nel dicembre 1963. Brad Keselowski termina in seconda posizione, seguito da Joey Logano, Kurt Busch, Christopher Bell, Chris Buescher, Denny Hamlin, Kevin Harvick, Erik Jones ed Anthony Alfredo. I cambi di leader sono 35, e le caution 5.
NASCAR 2021: Talladega bagnata, Talladega rinviata
Cosa accade nella Yellawood 500?
La pioggia del mattino non impedisce di partire all’orario stabilito, le 13 locali. La Stage 1 è un vero festival della Ford, con diverse Mustang a contendersi la prima posizione in perfetto stile Talladega. Dopo il primo giro condotto dal polesitter Kyle Busch, la prima posizione è scambiata tra Brad Keselowski, Joey Logano, Kevin Harvick e Chris Buescher. La Competition caution del giro 25 consente a tutti di rientrare per cambio gomme e rifornimento. Hamlin sbaglia clamorosamente la frenata e manca la sua piazzola. La manovra gli costa un sacco di tempo. Al restart, riprende il derby dell’Ovale Blu ma la Stage si conclude con cinque giri di anticipo. William Byron spinge troppo su Justin Allgaier, che perde il controllo della sua Chevrolet e va addosso a Kyle Larson. La Chevrolet del californiano è danneggiata non poco. Questo potrebbe costargli caro in ottica Playoff, essendo che non ha ancora il posto assicurato per il Round of 8.
Vivere ogni giro come se fosse l’ultimo
Nella Stage 2 la grande protagonista è la pioggia. Un breve scroscio costringe la direzione gara ad interromperla dopo dieci giri, per asciugare l’asfalto nelle curve 1 e 2. Questo spinge i piloti ad attaccare con il coltello tra i denti, sapendo che la gara può finire da un momento all’altro. E questo attira le situazioni pericolose. Una spinta troppo veemente di Chase Elliott da troppo slancio a Ricky Stenhouse Jr, che manda fuori controllo la Chevrolet di Alex Bowman. Come Larson, anche il numero 48 è a rischio taglio, ma a differenza di Kyle, Alex è obbligato a vincere la prossima gara. Nell’impatto sono coinvolti anche Tyler Reddick, Kyle Busch (che però riporta danni minimi), Ross Chastain, Martin Truex jr, Ryan Preece, BJ McLeod e James Davison. Al restart, la battaglia s’infiamma, con file di due e a volte anche di tre vetture. Wallace sale in prima posizione a meno di 80 giri dalla fine, dopo aver riacciuffato un Kurt Busch in fuga. I due lottano strenuamente con Christopher Bell e con Brad Keselowski, con il numero 23 che blocca ogni tentativo di sorpasso. Al giro 113, William Byron spinge troppo Ryan Preece, per un impatto che coinvolge anche Matt DiBenedetto. La caution ricompare per quella che sarà l’ultima volta. Al giro 117, infatti, ritorna la pioggia, che spinge la direzione gara a fermare tutto. L’insorgere del buio, ed un radar meteorologico che non promette niente di buono, spingono la NASCAR a chiudere la partita. Bubba ed il suo team owner Hamlin possono festeggiare un traguardo storico.