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Safari Rally, PS1: Toyota l’africana

In questo giovedì d’inizio estate, il WRC prende appuntamento con la storia. Infatti, si apre oggi il Safari Rally con l’unica prova speciale in programma per questa giornata, la PS1. Ed è già nel segno della Toyota, che piazza due Yaris WRC Plus nelle prime due posizioni. Parliamo di una classifica molto preliminare, ma con un certo impatto, visivo e agonistico. I 4,84 Km della speciale della Karasani si svolgono sotto un folto pubblico, su un terreno che definire sdrucciolevole è dire poco. Un bell’antipasto di questa gara keniota, che si prevede tosta per auto e piloti. Ecco come vanno le cose in questo day 1.


WRC: torna il mito del Safari Rally


Safari Rally: chi si aggiudica la PS1?

Dicevamo, la Toyota piazza tre vetture ai primi tre posti. Sebastien Ogier deve partire per primo, essendo leader del mondiale, ma questo non sembra rallentarlo, anzi. Il provenzale taglia il traguardo battendo di appena tre decimi Kalle Rovanpera, e di sette il terzo classificato Elfyn Evans. I tre rappresentanti della casa nipponica sono autori di prove eccellenti, senza alcuna sbavatura. Inoltre, il team guidato da Jari-Matti Latvala elabora una strategia aggressiva, adottando gomme soft (e una sola di scorta) mentre le Hyundai partono con le hard. E proprio le vetture coreane concludono quarto e quinto, con Ott Tanak e Thierry Neuville. L’estone è staccato di 2.5 secondi da Ogier, mentre sono 5 i secondi di distanza del belga. Thierry commette anche un errore, finendo fuori strada in una curva destrorsa. Questo gli costa almeno un paio di secondi, e la posizione su Tanak.

Parlando di errori, Dani Sordo è a sua volta autore di uno sbaglio, che gli costa molto di più che a Neuville. Il cantabrico arriva al controllo orario furibondo, lamentandosi della polvere che limita notevolmente la visibilità. Sordo è fuori dalla top ten in undicesima posizione. Oliver Solberg, alla sua seconda apparizione con una WRC Plus, termina ottavo in una prova breve ma tosta. Davanti al figlio d’arte Takamoto Katsuta, sesto con la quarta Toyota, e Gus Greensmith, con la prima Fiesta M-Sport. La seconda, quella di Adrien Formaux, è in decima posizione, dietro al nostro Lorenzo Bertelli. Il figlio di Miuccia Prada è un gradito ritorno, con la sua Ford “autogestita”. Un altro gradito ritorno è quello di Zobieslaw Zasada, rimessosi al volante alla veneranda età di…91 anni! Il polacco, leggenda del campionato europeo con tre titoli nel 1966, 1967 e 1971, si cimenta nella tosta prova keniota con una Ford Fiesta Rally 3 messa a disposizione dalla M-Sport. Nel WRC2 il re è Martin Prokop, 12esimo, mentre il locale Karan Patel è leader della WRC3, appena dietro al ceco.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione