Max Verstappen cambia motore al GP di Russia e, regolamento alla mano, verrà penalizzato. Il pilota olandese, qualunque cosa accada oggi in qualifica, dovrà partire dall’ultima fila, assieme a Charles Leclerc (anche lui soggetto ad una sostituzione della Power Unit). Non si tratta di una fatalità, ovviamente, ma di una scelta strategica ben precisa. Analizziamola insieme.
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Cosa c’è dietro il cambio di motore di Verstappen?
Diciamo subito con il dire che questa decisione era inevitabile. Con tre unità già “consumate”, di cui una inservibile, prima o poi “Super Max” sarebbe andato in penalità. Anche Lewis Hamilton pare condannato alla stessa cosa, ma la Mercedes al momento non si sbilancia. Tornando a Max, la Red Bull ha scelto Sochi per una serie di ragioni. La prima è che l’olandese qui dovrà scontare le tre posizioni di penalità per il famoso patatrac di Monza, quindi tanto vale cogliere la palla al balzo. Il secondo motivo è prestazionale: qui la Mercedes ha un altro passo, e difficilmente il team anglo austriaco avrà la forza per sopravanzare gli avversari. Dato che si giocherà in difesa, proveranno a giocare al meglio con un motore “fresco”. Il terzo fattore è quello del meteo, che a Sochi si presenta abbastanza incerto. Per domani è prevista pioggia al 60%, quindi si materializza lo scenario di una gara almeno in parte bagnata. Con una strategia giusta, ed il manico del pilota olandese, la Red Bull confida di mettere sotto scacco la Mercedes, su un terreno che la vede favorita. Non mancano i rischi in questa tattica: in primis, Verstappen dovrà fare molti sorpassi, che aumentano i rischi di contatti e spiattellamenti di pneumatici. Inoltre, il tempo atmosferico può essere alleato ma anche nemico, perché non è detto che domani si metterà a piovere. In caso di corsa completamente asciutta, le chance di rimonta si riducono, e la perdita di punti sarà consistente. Insomma, per i bibitari sarà un azzardo…con un sguardo in più al cielo!
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione