Sembrava una crisi senza fine quella che affliggeva Dominic Thiem fino a questo momento, ma l’austriaco è finalmente tornato super aggiudicandosi l’ATP 500 di Barcellona.
Dopo la grossa delusione rimediata a Montecarlo, dove è stato eliminato precocemente dal finalista Dusan Lajovic, il numero 5 al mondo si è prontamente riscattato in terra catalana.
Dopo aver detronizzato Rafael Nadal in semifinale, Thiem aveva davanti una grossa occasione. Da l’altro lato della rete c’era Danil Medvedev, semifinalista a Montecarlo e giocatore con il maggior numero di vittorie nel 2019.
Ecco, la finale andata di scena sui campi dell’Open Seat di Barcellona, ha deluso di gran lunga le aspettative. I maggiori demeriti vanno naturalmente al russo, il quale è completamente scomparso durante l’atto conclusivo.
Per larghi tratti, questa finale ricorda la partita tra Medvedev e Lajovic a Montecarlo. In quella occasione il russo, partito bene, venne annientato alla distanza, subendo un parziale di 12 giochi a 1.
Il copione di questa partita è stato lo stesso, con un Thiem finalmente a suo agio sul mattone tritato, che si è imposto 6-4, 6-0 portando a casa il trofeo.
Tuttavia a partire forte è stato Medvedev: break in apertura e subito 3-0. Primi tre game condotti diligentemente dal russo, migliorato sensibilmente sulla terra battuta sotto la gestione di Igor Andreev. Il grosso limite del russo è comunque caratterizzato dai grossi cali di tensione.
Da questo momento in poi per Medvedev, questa finale pare il remake della partita persa con Lajovic. Thiem è bravo a trovare i giusti accorgimenti alla partita, iniziando ad alzare il ritmo e a dominare gli scambi. Non a caso l’austriaco su terra battuta ha una percentuale di vittorie inferiore solo ai Fab3.
Attaccando pesantemente il rovescio di Medvedev, il tennista di Neustadt inanella 5 giochi consecutivi per poi chiudere il primo parziale 6-4.
Medvedev chiama il fisioterapista per un problema alla spalla, ma sembra essere in difficoltà al cospetto delle ottimi rotazioni di gioco del suo avversario.
Il grosso divario tecnico su questa superficie tra i due viene fuori nel secondo set. Infatti il russo è ormai fuori partita e Thiem prende il largo. Il secondo parziale scivola via facile, con l’austriaco che rifila un umiliante bagel al suo avversario concedendoli appena cinque punti.
Thiem vince questa importante tappa di avvicinamento al Roland Garros, iscrivendo nuovamente il suo nome tra i favoriti del secondo Slam stagionale dopo un periodo di appannamento. Primo Trofeo Godò per l’austriaco, che segue le orme del connazionale Muster, che in Catalogna trionfò nel 1995.
‘All’inizio ero in difficoltà, lui non sbagliava niente. Però quando ho cominciato a giocare lo slice le cose sono cambiate, era l’unico modo per giocare contro il russo. È veramente un onore vincere qua e aggiungere il mio nome nell’albo d’oro accanto a quelli di Muster e Nadal’.
Queste le parole di Thiem alla tv spagnola dopo il successo contro Medvedev.
Nonostante la brutta finale, altra iniezione di fiducia per lo sconfitto Medvedev, che dopo Montecarlo raggiunge un altro buon risultato.
In costante miglioramento sulla terra battuta, superficie non congeniale al suo gioco, esce a testa alta dalla sua prima partecipazione a Barcellona.
Nuovo numero 14 al mondo, salvo passaggi a vuoto, il russo può rappresentare un’incognita al Roland Garros.
[3] D. Thiem b. [7] D. Medvedev 6-4 6-0