Serviva vincere, serviva cancellare la non brillante prestazione contro la Svizzera, almeno quella del primo tempo. La nazionale azzurra femminile non si è sottratta al compito e ha ottenuto entrambi i risultati. Anzi, forse di più . Milena Bertolini ha schierato in campo la formazione migliore dopo le defezioni importanti. Già assenti per l’incontro precedente contro le elvetiche Alia Guagni, Aurora Galli, Valentina Cernoia, Elisa Bartoli, Arianna Caruso, Martina Rosucci, Giada Greggi. Insomma un intero centrocampo di elevata qualità.
Ma Coach Bertolini può guardare con serenità al futuro. Giovani ce ne sono, di ottimo livello e da far crescere in vista del futuro pensionamento di calibri che oggi hanno già superato la trentina. Su tutte probabilmente Flaminia Simonetti alla sua prima partita da titolare in maglia azzurra che ha ben dialogato in mezzo al campo con Manuela Giugliano, lanciando una seria opa proprio per gli anni che verranno. La Simonetti, per altro, ha ricevuto i complimenti in diretta a fine partita da Carolina Morace. L’ex allenatrice della Lazio Women ha dichiarato che se avesse avuto in squadra una centrocampista come lei, avrebbe realizzato moltissimi gol.
Super l’azzurra Girelli
Tanti gol sono comunque stati realizzati ieri grazie alla tripletta di Cristiana Girelli che raggiunge, e poi supera, quota 50 reti con la maglia azzurra della nazionale. Ad aprire le danze una ispiratissima Barbara Bonansea, in continuità con la prestazione contro la Svizzera dove solo la traversa le ha negato una doppietta che sarebbe valsa il pareggio. Degno di annotazione anche il quarto gol siglato da Valeria Pirone. L’attaccante della As Roma ha il piglio di cercare sempre con forza la posizione ed il giusto impatto con la palla e ieri ha sfoderato un controllo e tiro da fuoriclasse.
In questa doppia tornata rimane comunque l’amaro di una sconfitta che avrebbe potuto essere evitata anche con un pizzico di fortuna in più ma la consapevolezza che nulla è perduto e ad aprile, quando incontreremo di nuovo la Lituania e la Svizzera si potrà fare nuovamente la differenza. Il primato perduto nel girone G può essere recuperato battendo le elvetiche a casa loro e collezionando più gol di loro negli altri scontri. Con l’attacco e il piglio visti ieri non è un’impresa impossibile