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No Vax Calcio: gli atleti dovranno vaccinarsi

Anche nel Calcio la discussione no vax-si vax è entrata a gamba tesa nel proseguo della stagione, perchè la variante Omicron è molto contagiosa e non si può far finta di non vedere che i contagi crescano. Ieri è arrivata la notizia sulla riduzione della capienza degli stadi dopo il Decreto del Governo che punta alla stretta sulla diffusione dei contagi. I calciatori che non vorranno vaccinarsi andranno incontro a diversi problemi perchè il Dpcm obbliga tutti gli atleti ad esibire il Super Green Pass per poter gareggiare. Si sta puntando inoltre sull’obbligo vaccinale per i giocatori di Calcio, che non hanno alternative se non vaccinarsi.


Omicron stadi: ridotti al 50 percento gli ingressi


No Vax Calcio: cosa ha detto Andrea Costa?

Il Ministero della Salute italiano ha confermato che gli atleti che rifiutano il vaccino “non potranno più giocare” in questa stagione, sollevando interrogativi su quale impatto avrà sulle squadre straniere che visiteranno l’Italia per le competizioni di coppa. Il cambiamento più grande è che solo chi ha il Super Green Pass che dimostra lo stato di vaccinazione o la recente guarigione può entrare negli spogliatoi, in quanto spazi chiusi. Questo significa che se ci sono giocatori non vaccinati, non potranno giocare. “Gli atleti anti-vax non potranno più giocare in questa stagione” ha detto a Radio Punto Nuovo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “La pandemia è una situazione molto dinamica e non possiamo permetterci di sprecare tutti i sacrifici che abbiamo fatto negli ultimi due anni. Con questo decreto abbiamo tracciato una netta delimitazione tra chi si vaccina e chi decide contro. Non dimentichiamo che otto posti letto di terapia intensiva su dieci sono occupati da non vaccinati”. Ma stando alle informazioni il problema non si dovrebbe nemmeno porre visto che il 98 percento dei calciatori è già vaccinato.

Le problematiche sui vaccini nel Calcio

Tuttavia con l’arrivo di Champions League, Europa League ed Europa Conference League, per non parlare dei playoff della Coppa del Mondo a marzo non è chiaro come queste strette si estenderanno ai potenziali avversari che non sono vaccinati. Tutto questo potrebbe portare a un incidente diplomatico, tanto più che il tasso di vaccinazione delle squadre straniere è inferiore rispetto alla Serie A. Costa continua dicendo: “Speriamo che negli stadi ci possa essere anche un maggiore senso di responsabilità personale, visto che ultimamente abbiamo troppi tifosi che non indossano le mascherine. Abbiamo bisogno che tutti facciano questo sacrificio insieme. Altri paesi hanno preso una posizione più severa chiudendo i loro stadi, ma crediamo che la riduzione al 50 percento della capacità sarà sufficiente, purché le regole siano rispettate”. Il Super Green Pass cambia le regola, quindi fornire un test negativo 48 ore prima dell’evento non sarà più sufficiente per ottenere l’ingresso, ma dovrà essere fatto lo stesso giorno dell’evento. Questo vale per tifosi, giocatori e membri dello staff.

Come cambia la quarantena?

Il decreto dovrebbe riguardare anche il protocollo per le squadre in futuro, perché il periodo di autoisolamento dopo il test positivo è stato ridotto a cinque giorni se si è vaccinati. Restano 10 giorni se non si è vaccinati. Inoltre la quarantena non è più necessaria se si è ricevuto il vaccino o il richiamo negli ultimi quattro mesi e se si è asintomatici, anche se si è stati a stretto contatto con qualcuno che risulta positivo. Tuttavia si deve indossare una mascherina col filtro FFP2 per 10 giorni e fornire un test negativo dopo cinque giorni. Per coloro che hanno ricevuto il vaccino o il richiamo più di quattro mesi fa, il contatto con qualcuno che risulta positivo farà scattare quarantena di cinque giorni anziché di sette.

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