La Norvegia sarà in cima alla classifica delle medaglie per la seconda Olimpiade invernale consecutiva con la Germania al secondo posto, secondo le proiezioni finali di Gracenote di Nielsen in vista dei Giochi di Pechino. Si prevede che i norvegesi, che hanno vinto 14 ori e un record di 39 medaglie a Pyeongchang, aumenteranno quei conteggi a 21 ori e un bottino totale di 44.
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La chiave del dominio della Norvegia saranno le loro prestazioni nello sci di fondo e nel biathlon, con 28 delle medaglie previste per quegli sport. Si prevede che la Germania e il Comitato olimpico russo (ROC) porteranno a casa 30 medaglie ciascuno, ma con 11 ori contro i 10 della ROC, i tedeschi sono in fila per ripetere il secondo posto a Pyeongchang. Gli atleti russi, che gareggeranno sotto la bandiera del loro comitato olimpico a causa delle sanzioni antidoping, dovrebbero pareggiare il loro precedente miglior conteggio delle Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014. Si prevede che gli Stati Uniti finiranno quarti in classifica con sette ori, in calo rispetto ai nove del 2018, ma questo sarebbe sufficiente per riaffermare la loro ascesa sul Canada. I canadesi hanno vinto 11 eventi a Pyeongchang per finire sopra i loro vicini nordamericani, ma si prevede che scendono dal terzo al quinto con sei ori a Pechino.
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Le altre previsioni di Gracenote
Gracenote utilizza i dati di Olimpiadi, Campionati Mondiali e Coppe del Mondo per alimentare un modello statistico che prevede la medaglia d’oro, d’argento e di bronzo più probabile in ogni evento. Si prevede che la Cina ospitante finirà al 12° posto con sei ori e 13 medaglie complessive, che sarebbero le Olimpiadi invernali di maggior successo. Anche il Giappone dovrebbe migliorare il suo precedente record di 13 medaglie con 19 mentre la Corea del Sud potrebbe portare a casa solo sette medaglie, rispetto alle 17 di Pyeongchang. Gracenote ha affermato, tuttavia, che le stime delle medaglie per i paesi asiatici potrebbero essere inferiori a causa dell’inattività degli atleti in molti sport durante la stagione 2020-21 a causa della pandemia di COVID-19.