Il Presidente del Bologna Joey Saputo è atteso in Italia venerdì 18 Febbraio. Il Presidente tornerà in città non solo per spronare la squadra in difficoltà dopo gli ultimi risultati in campionato, ma anche per portare avanti i progetti sullo stadio Dall’Ara. A riportarlo è Il Resto del Carlino. Inoltre Saputo sarà allo stadio lunedì 21 nella sfida con lo Spezia, mentre i tifosi sui social sono furenti e sono apparsi ovviamente vari striscioni a Casteldebole. Sabato sera incassato il dodicesimo ko stagionale, giravano voci secondo le quali Joey Saputo a Miami si dibatteva nervosamente sul da farsi.
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-Bologna: Saputo sbarca in Italia
Momento complicato per il Bologna di Sinisa Mihajlovic, reduce dal 3-0 patito contro la Lazio e più in generale capace di conquistare appena un punto nelle ultime cinque partite. A giorni è atteso in città il presidente Joey Saputo: secondo la Repubblica, nella sua edizione bolognese il patron vuole incontrare il tecnico. Il Canadese non avrebbe digerito il risultato dell’Olimpico e, anche se Miha al momento non è in bilico per la società tutto può succedere. Alla finestra la figura di Andrea Pirlo che di recente ha detto no alla Salernitana: secondo il quotidiano, aspetta una potenziale chiamata dei rossoblù che accoglierebbe volentieri. Quanta sia la presa sulla squadra di un proprietario lontano e distante, è argomento su cui discutere ma il segnale appare comunque forte e chiaro. Sui social intanto divampa la protesta, col tecnico considerato il principale responsabile seguito a ruota dalla dirigenza. E neanche lo stesso Saputo è immune da critiche. Ieri pomeriggio a Casteldebole sono comparsi due striscioni, uno duro del gruppo della Vecchia Guardia e uno più morbido del Centro Bologna Clubs (“Svegliatevi tutti”).
La squadra è in crisi
Che il momento sia critico è noto a tutti, già una decina di giorni fa Mihajlovic aveva incontrato i senatori del gruppo (Soriano, De Silvestri, Medel, Arnautovic e Skorupski) cui aveva, semplicemente, chiesto una mano. La squadra è giovane, le nazionalità sono tante, come le abitudini; le difficoltà all’ordine del giorno. Sulla coesione Sinisa punta molto, da sempre. Lui poi confidava in un mercato che desse una mano nell’immediato. Che puntellasse la rosa. Così non è stato. La società ha preso un’altra strada. Mihajlovic, in una cena in pieno centro con tutti i dirigenti subito dopo la chiusura delle trattative, su certi aspetti aveva insistito. Ribadendo che sarebbero serviti rinforzi pronti subito, non ragazzi. Il miglior giocatore della stagione, Dominguez, starà fuori a lungo, Aebischer dovrà ambientarsi, Schouten è fermo da mesi, Arnautovic oltre ai continui problemi fisici e alla sua attuale scarsa efficacia, non ha un vice affidabile e insomma, la musica ormai è nota.
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