Aumenta la distanza tra il Manchester United e Paul Pogba. Il centrocampista francese, in una intervista rilasciata al quotidiano transalpino Le Figaro, ha sfogato tutto il suo malessere per come sta andando l’avventura con i Red DEvils, preparando di fatto il terreno per un probabile addio a fine stagione. La Juventus, da tempo sulle sue tracce, è avvisata.
Pogba lascia lo United?: le parole del francese
Il bersaglio dello sfogo del centrocampista è ovviamente il suo attuale club: “In Francia gioco e conosco il mio ruolo. Sento la fiducia dell’allenatore, dei compagni. E sento la differenza con il Manchester, perchè è difficile quando si cambia spesso posizione, sistema di gioco o partener. Con il ct andiamo d’accordo, ma al Manchester United ho davvero un ruolo? Faccio la domanda e non ho risposta”. Probabile il suo addio a giugno, tanto più che il contratto è prossimo alla scadenza: “Devo essere onesto, le ultime cinque stagioni non mi soddisfano, ma davvero per niente. Quest’anno non vinceremo ancora niente. Che sia con il Manchester o in un altro club, io voglio vincere trofei. Quando sono iniziate le difficoltà? Personalmente, quando ero con Josè Mourinho. Ti poni delle domande, ti chiedi se sei in colpa, perchè non hai mai vissuto questi momenti in vita tua”.
Coach Meddy: “Pogba andrà via dal Manchester Utd”
Chi scommette sulla partenza di Pogba è Coach Mendy, che in passato ha curato gli allenamenti di tanti campioni, tra cui proprio il centrocampista francese. In una intervista rilasciata in esclusiva al portale IlBianconero.com, ha dichiarato: “Riguardo Pogba, alla fine di giugno non sarà più un calciatore del Manchester United. Credo sia giusto per lui guardare altrove, forse anche il Manchester vuole rinnovarsi e la cosa più sensata è separarsi. Arriverà il tempo per cambiare e preparare nuove sfide, nuove emozioni, nuovi ambienti sia per Pogba che per il Manchester, per provare qualcosa di diverso e forse saranno felici entrambi. In questo momento penso che si stia divertendo, hanno una buona squadra, specialmente da quando Ronaldo ha deciso di tornare. Il problema è che i risultati non arrivano. Un top player non spreca il suo tempo per competizioni minori, vuole essere motivato a giocare per trofei ambiziosi”.