Comandare per due giorni e poi finire sconfitto. Elfyn Evans ricorderà il WRC del Portogallo per lungo tempo, anche al termine della sua carriera nei rally. Il gallese appariva inafferrabile, ma poi il sabato sera arriva una doccia fredda di nome Kalle Rovanpera. Il 21enne finnico è alla sua terza affermazione consecutiva, ottenuta tra l’altro su tre terreni diversi (qui sulla terra, in Croazia sull’asfalto e in Svezia sulla neve). Takamoto Katsuta parte oggi con la terza posizione, per un podio tutto Toyota. Ma la manterrà?
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La giornata conclusiva consiste di cinque prove speciali (tra cui la storica di Fafe con il celeberrimo salto), con alcuni percorsi da ripetere due volte e con la pioggia ad intermittenza. Nella prima speciale del mattino Evans tenta un contrattacco, ed a due prove dal termine si riporta a 6″6 dal rivale e compagno di squadra. Ma Kalle mette il turbo, e nella penultima speciale segna uno scratch che è un brutto colpo per il gallese. Il capolavoro arriva nella Fafe 2, che funge da Power Stage. Rovanpera jr infila un altro scratch, che mette a cuccia Elfyn con oltre 15″ di margine. Sono sufficienti per vincere il rally, in più si porta a casa i cinque punti per chi fa il miglior tempo nella speciale “telegenica”. Con un bottino totale di 30 punti, il finlandese mette una prima, piccola ipoteca per il titolo mondiale. Takamoto Katsuta è terzo, e punta al secondo podio in carriera. Ma deve fare i conti con le Hyundai…
Hyundai all’attacco
Per il giapponese, la terza posizione non è facile da tenere. Le Hyundai vanno all’attacco in queste ultime speciali, in particolare Ott Tanak che ottiene due scratch e recupera secondi su secondi. Ma la vera minaccia per l’ex pistaiolo è Dani Sordo, il più vicino a livello di classifica. Takamoto-san mantiene il piazzamento fino alla Power Stage, dopodiché crolla. Lo spagnolo arriva secondo nella Fafe 2 rifilando quattro secondi al nipponico, solo sesto. Questi quattro secondi sono sufficienti per salire sul podio, con meno di due secondi e mezzo di scarto: per la Hyundai è la salvezza, per Toyota una beffa. Nonostante prestazioni super, Tanak paga il tempo perduto il venerdì, e non fa meglio della sesta posizione. Davanti a lui c’è Thierry Neuville, che tra rotture varie alla fine porta in cascina qualche punticino. Per entrambi è in parte salvifica la noia tecnica di Craig Breen, che alla Fafe 1 rimane quasi senza freni. L’irlandese di casa M-Sport precipita ottavo, dietro a Pierre-Louis Loubet. Adrien Fourmaux chiude il gruppo delle Rally1 in nona posizione. Yohan Rossel vince il WRC2, che ha visto capitolare tutti i suoi protagonisti, da Mikkelsen a Suninen, fino ad Oliver Solberg. Arrivederci tra due settimane, con il Rally d’Italia Sardegna.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione