Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak Razgatlioglu. Il turco domina il weekend vincendo gara 1, la Superpole Race e anche questa seconda gara. Ma deve accettare di cedere il numero 1 allo spagnolo, ed ad una Ducati pigliatutto tra qui e la MotoGP. Jonathan Rea si accontenta dell’ennesimo terzo posto. Bella prova dei piloti italiani.
Superbike 2022, Mandalika: Toprak grida 900 in gara 1
Superbike, Mandalika: cosa succede in gara 2?
La seconda manche si svolge in condizioni allucinanti. La temperatura dell’aria è di 36 gradi, con l’asfalto che raggiunge il picco di 68 gradi! Queste condizioni di “fornace” spingono i piloti ad agire di conserva. Razgatlioglu sfrutta bene la pole, seguito da Rea, Bautista ed un ottimo Andrea Locatelli. Un lungo di Alvaro permette al “Loka” di assaporare per un attimo il podio, ma la sua gioia dura poco. I primi quattro agiscono di conserva, tanto da farsi rimontare da un Axel Bassani che invece spinge da matti. Rea prova anche ad andare in testa, ma Toprak gli risponde subito. Dopo metà gara la lotta per la vittoria è un affare a due tra Razgatlioglu e Bautista, con lo spagnolo che si mette davanti per qualche giro. Ma “El Turco” ha un passo migliore e nelle ultime cinque-sei tornate imprime un ritmo da record e scappa. Il rider Yamaha vince d’autorità, ma ad Alvaro va bene così. Con il secondo posto, il pilota di Talavera conquista il titolo mondiale con un round d’anticipo, e riporta la Ducati in vetta. Non succedeva dal 2011, anno del trionfo di Carlos Checa e della 1198 bicilindrica.
Italiani al top
Bassani e Locatelli si contendono la quarta posizione a suon di sorpassi, con l’alfiere Yamaha a prevalere sul coriaceo pilota Motocorsa (campione degli indipendenti). Scott Redding, Xavi Vierge, Garrett Gerloff, Alex Lowes e Michael Ruben Rinaldi chiudono la top ten. Il riminese ha un ritmo da top five, ma un contatto al via lo spedisce in 14esima piazza. Passa tutto il resto della gara a rimontare. Segnaliamo, infine, la defezione di Philipp Oettl. Il tedesco è autore di un ruzzolone in gara 1, e al mattino presenta sintomi di commozione cerebrale. Lo staff medico lo dichiara unfit, ed è a rischio per la prova finale in Australia, la prossima settimana.