Domenica sera andrà in scena la 200esima sfida in Serie A tra Inter e Juventus, i derby d’Italia: una partita diversa da tutte le altre per storia, antagonismo e idee di gioco.
Nel corso degli anni la rivalità tra la squadra più italiana per antonomasia, di proprietà della più grande azienda italiana (FIAT) e la formazione più internazionale per antonomasia è cresciuta sempre di più a causa di visioni completamente diverse, quasi opposte, ma anche per la contesa del predominio in Italia e all’estero.
Due squadre piene di campioni, due storie gloriose, due anime opposte ma indivisibili che non fanno che aumentare a dismisura l’elettricità al momento dello scontro sul terreno di gioco.
Proprio a causa di un carico emotivo molto forte, negli anni questa partita è stata costellata da episodi arbitrali dubbi che hanno favorito una squadra rispetto all’altra e che non hanno sicuramente diminuito la rivalità tra le due formazioni; l’episodio più famoso, che rimarrà di certo negli incubi di tutti i tifosi interisti, rimane quello del rigore non concesso da parte dell’arbitro Ceccarini per fallo di Iuliano su Ronaldo che costò lo scudetto del 1998 all’Inter ma in ogni sfida il grande agonismo in campo produce situazioni al limite che non sempre sono state ben interpretate.
Al giorno d’oggi la risoluzione di episodi dubbi è notevolmente facilitata dal VAR che offre la possibilità all’arbitro in campo di rivedere gli episodi in questione attraverso l’“on Field review“ oltre a garantire la giusta decisione in caso di fuorigioco millimetrico grazie a tecnologie all’avanguardia, in passato l’arbitro in campo aveva sicuramente maggiori difficoltà in quanto doveva prendere la decisione giusta in un clima non proprio disteso e senza la possibilità di rivedere l’azione: tutte queste variabili hanno portato a scelte a volte discutibili che hanno accresciuto la trepidazione e l’attesa di questa sfida.
L'”Insider“, a questo proposito, ha intervistato uno dei più famosi ex arbitri di Serie A, con 162 partite del campionato cadetto all’attivo e lo spareggio mondiale tra Australia ed Uruguay del 20 novembre 2001, Graziano Cesari che ha provato a sbrogliare i dubbi dei casi da moviola più eclatanti del Derby d’Italia grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, a partire da quello appena descritto tra Iuliano e Ronaldo fino ad arrivare a quelli più recenti come il famosissimo gol di Toldo del 2002, l’uscita del portiere nerazzurro Castellazzi su Marchisio, il fallo di mano di Felipe Melo bianconero in una sfida di Coppa Italia, il presunto fallo da rigore di Francesco Coco su Mauro German Camoranesi o il fallo di Pjanic su Rafinha della scorsa stagione.
Il giusto modo per prepararsi al meglio al big match di domenica sera e aggiungere trepidazione ad una sfida già di per sé scoppiettante.
In qualsiasi modo termini la sfida, sappiamo che sarà comunque ricca di episodi eccezionali e colpi di scena che continuano a rendere il Derby d’Italia la partita più bella della Serie A. Dal 1930.