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25 anni senza Andrea Fortunato

La sera del 25 aprile 1995 il calcio italiano perdeva uno dei piu promettenti terzini. Una terribile leucemia si porta via ,a soli 23 anni anni, Andrea Fortunato, difensore della Juventus, oltre che di Como, Genoa e Pisa.

Nato a Salerno nel 1971, viene notato dal Como in Serie B dove esordisce titolare nella stagione 1988/89 collezionando 43 presenze in due stagioni. Viene acquistato dal Genoa che lo gira subito al Pisa anche per problemi personali con l’allenatore rossoblu, Sergio Madde’.

In maglia nerazzurra gioca 25 partite per poi ritornare in Ligura dove inizia a trovare piu spazio disputando la sua migliore stagione (1992/93), sotto la guida di Bruno Giorgi. Saranno 33 le presenze condite da 3 gol.

La Juventus non se lo scappare e lo acquista in estate ritenendolo il degno erede di Antonio Cabrini. Disputa un campionato di alto livello fino alla primavera quando inizia d accusare uno strano appannamento fisico. Dopo un’ amichevole dche la Juventus gioca contro il Derthona il 20 maggio 1994, Firtunato dichiara di “sentirsi sfinito”.

I medici vogliono vederci chiaro e lo sottopongono ad una serie di esami che non gli lasciano scampo: leucemia linfoide acuta.

Viene trasferito all’ospedale Silvestrini di Perugia in attesa di un trapianto di midollo osseo ma non si trova il donatore. Inizia cicli di chemioterapia e poi finalmente ecco il trapianto di cellule sane donate dalla sorella Paola e dal padre Giuseppe.

Il peggio sembra alle spalle. Andrea torna a casa e il 25 febbraio 1995, l’allora allenatore della Juventus, Marcello Lippi, gli regala la convocazione per il match Sampdoria-Juventus. Ma ecco la doccia gelata: una polmonite provoca un abbassamento delle difese immunitarie che lo strappa alla vita due mesi dopo.

Dopo la sua morte è nata anche la fondazione Fioravante Polito che promuove il passaporto ematico per tutti i calciatori professionisti allo scopo di prevenzione patologie del genere.