Ieri ci eravamo soffermati sulla lettera dei 17 Medici sportivi della Lega di Serie A che avevano scritto alla Figc.
La Figc ha prontamente risposto alle domande e ai quesiti posti dai 17 Medici Sportivi di Lega Serie A.
Ha voluto chiarire i dubbi sul famoso protoccolo stilato nei giorni scorsi, e anche tutte le altre problematiche relative a giocatori, allenamenti e tanto altro.
Sta cercando di far luce in una situazione che è ancora tutta da scrivere, la ripresa del calcio rimane ancora un obiettivo, più che una realtà.
La Figc risponde ai 17 Medici Sportivi della Lega di Serie A
Sono arrivate molte segnalazioni la settimana scorsa alla Commissione medico scientifica della Federcalcio.
Da parte dei 17 medici dei club di Serie A riguardanti il protocollo per la ripresa degli allenamenti.
Queste segnalazioni sarebbero state già recepite dal gruppo di lavoro presieduto dal professor Paolo Zeppilli.
E inoltre già sottoposte lo scorso 22 aprile al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, per un’analisi approfondita e in via di miglioramento.
È questa la posizione della Figc riguardo alla lettera inviata lo scorso 19 aprile.
Il giorno stesso ci sono state anche le dimissioni di Rodolfo Tavana (responsabile sanitario del Torino) dalla Commissione, dai 17 medici sociali dei club al prof. Zeppilli.
Lo stesso Zeppilli la mattina del giorno successivo aveva risposto proprio a Tavana in merito alle segnalazioni.
Alcune delle quali erano difficili e altre invece molto facili da recepire.
Queste linee guida sono state poi portate all’attenzione di tutti.
Inclusi i Ministri competenti e i loro esperti, e se fossero tutte condivise, andrebbero ad arricchire le eventuali linee guida definitive.
Da via Allegri, insomma, si fa notare che la questione è stata già affrontata e discussa con spirito di collaborazione e si temono quindi strumentalizzazioni sulla situazione.
Anche perché, ricordiamo che i documenti che alcuni dei medici di Serie A definiscono “protocollo”, in realtà sono “Indicazioni suscettibili di modifiche e aggiornamenti”.
Infatti ci possono essere anche eventuali suggerimenti dei Ministri stessi e dei loro consulenti.
Nell’opzione “Gruppo chiuso per la ripresa degli allenamenti“, ci sono sia aspetti negativi e positivi che sono già stati ampiamente discussi.
Questa opzione del gruppo chiuso è stata ritenuta all’unanimità dalla Commissione medico scientifica la scelta che da più garanzie.
Per tutelare la salute nel contesto storico attuale e dei prossimi giorni/settimane.
E questo perché, ad oggi, il rischio zero non esiste e soprattutto, non si sa quando e se esisterà davvero.
In seguito alle dimissioni di Tavana, la Figc resta adesso in attesa del nuovo referente medico della Lega di Serie A all’interno della Commissione.
Medici Club Serie A: pronti a ricominciare
I 20 responsabili medici di Serie A puntualizzano la loro posizione dopo la pubblicazione delle loro osservazioni inviate il 19 aprile.
Prima dell’incontro delle componenti della federcalcio con il ministro Spadafora, alla commissione tecnico-scientifica sull’emergenza coronavirus della Figc.
“I medici ci tengono ora a chiarire, conclude la nota, che tali documenti sono finalizzati esclusivamente alla tutela della salute dei tesserati e sperano che vengano unicamente utilizzati a tale scopo”.
“In sostanza, spiega uno dei medici dei club di Serie A, che nessuno di noi è contrario a finire il campionato, non c’è alcuna preclusione, anzi.
Siamo tutti perché il torneo venga concluso.
Il problema è quando, perché va fatto in sicurezza.
Noi siamo convinti che questa sicurezza si possa ragionevolmente raggiungere, e la questione decisiva dunque è la variabile tempo”.
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