A distanza di vent’anni dall’ultimo scudetto conquistato da giocatore con la sua Lazio, il tecnico biancoceleste, Simone Inzaghi, non nasconde la volontà di bissare quel successo inaspettato del 14 maggio 2020. In una intervista concessa al Corriere dello Sport, inizia proprio dalle emozioni vissute quel giorno: “Il mio primo pensiero va al momento in cui è finita la partita con la Reggina e abbiamo incominciato a seguire quella del Curi. Mi vengono in mente tutte le emozioni passate ad aspettare che finisse quella della Juve a Perugia, dove stava giocando mio fratello Pippo. Un susseguirsi di emozioni incredibili. Eravamo tutti nello spogliatoio, mi spostsi davanti a un monitor, davanti a me avevo Pancaro e Coinceiceo: volebamo vedere la partita della Juventus in diretta tv. Il tempo mon passava mai. Ricordo il tripudio nello spogliatoio nel momento dello scudetto. Ho rivisto quelle immagini poco fa mentre stavamo fessteggiando all’interno dello spogliatoio e l’intervista fatta a caldo dall’operatore della Rai. Si riconosce Walter Pera, il magazziniere della Lazio. Era un tifoso della Lazio, non lavorava amcora nella Lazio, ma si era infiltrato nello spogliatoio, non so come”.
Non dimenticare però lo sconforto del fratello Pippo e l’emozione dei genitori: “Era molto deluso, ma il calcio era cosi. Pippo lo vinse due anni prima segnando una tripletta al Bologna. Lo chiamai quando eravamo in pulman tra lo stadio Olimpico e il Circo Massimo, i miei genitori li avevo sentiti quando ero ancora nello spogliatoio, ma non so quanto fossero sereni. Per loro sarebbe stata una bella mazzata”.
Vent’anni dopo la Lazio è ancora in corsa per lo Scudetto e, qualora si dovesse ripartire, Inzaghi potrebbe ripetersi: “Non è facile ripartire, ma cercheremo di farci trovare pronti. Sarà difficile ripartire, è come fare un altro ritiro. E poi giocheremo una volta ogni tre giorni. Se il campionato non si fosse fermato, avremmo giocato una partita a settimana. Cambierà tutto. Sappiamo cosa dovremo affrontare e cercheremo di farci trovare pronti. Adesso ci stiamo allenando a gruppi ben distanti e definiti, stiamo cercando di aumentare i carichi di lavoro per farci trovare pronti quando avremo via libera per gli allenamenti di gruppo. Con le partite ravvicinate, bisognerà evitare gli infortuni e il recupero diventerà piu faticoso. Sarà dura, ma lo sappiamo”.