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SBK Jerez, la giornata di prove libere

Il mondiale SBK riparte dopo una lunga pausa, con le prove libere del round di Jerez. Una giornata caldissima, non solo dal punto di vista delle temperature, ma anche per la competizione che è aperta più che mai. Vediamo come sono andate le due sessioni.

SBK Jerez, la prima sessione di prove libere

La prima sessione di prove libere SBK a Jerez si disputa in condizioni ottimali: 27 gradi la temperatura dell’aria, 38 gradi quella dell’asfalto. Loris Baz è il primo ad entrare, e dopo pochi minuti fa segnare il miglior tempo della sessione. Il francese della Yamaha Ten Kate precede di 62 millesimi Jonathan Rea, il cui giro veloce è ottenuto al sesto passaggio. Il campione del mondo in carica si è concentrato più sul passo gara, che non sulla prestazione pura. Ma è sempre lì, pronto a far vedere chi è che comanda.

La sorpresa dela mattinata è Alvaro Bautista. Lo spagnolo, che aveva faticato molto a Phillip Island, si presenta a Jerez con un ottimo terzo tempo, a soli 182 millesimi da Baz. “Batigas” ha mostrato insospettabili progressi fatti dalla Honda, dimostrati anche dall’ottavo tempo di Leon Haslam. L’inglese paga solo 354 millesimi dalla vetta.

Quarto, e primo delle Ducati, è Scott Redding. Come Rea, anche l’inglese ha rinunciato al giro secco per concentrarsi sul passo, privilegiando le prove sulle gomme. Dietro a Redding, staccato di soli 3 centesimi, troviamo Chaz Davies.

Le altre due Ducati in pista hanno vissuto una mattinata altalenante. Marco Melandri è autore del 12esimo tempo, al suo debutto con il Team Barni. Il ravennate paga più di otto decimi da Baz, ma i tempi sono ravvicinati, e Marco non sembrava troppo arrugginito. Michael Ruben Rinaldi, invece, porta la sua Panigale GoEleven non più avanti del 21esimo posto, e per di più rimane senza freni ad oltre 250 Km/h!

Mattinata anonima anche per il team ufficiale Yamaha. Toprak Razgatlioglu è sesto, appena davanti al compagno di squadra Michael Van Den Mark.

La seconda sessione di prove libere

Al ritorno in pista, al pomeriggio, il caldo ritorna protagonista. La temperatura dell’aria raggiunge i 35 gradi, mentre l’asfalto supera i 40 gradi.

Nella FP2, Michael Ruben Rinaldi si riscatta alla grande. Dopo la caduta del mattino, il giovane alfiere GoEleven strappa il miglior tempo della sessione, con 1’40″325. Rinaldi ha ottenuto il crono negli ultimi minuti della sessione, quando ha simulato un vero e proprio time attack. e si prende la soddisfazione di aver messo dietro tutti i big, almeno per un turno!

Rinaldi stacca di tre decimi Scott Redding, bravo in assetto da qualifica ma anche dotato di un buon passo. Jonathan Rea non fa invece meglio del quarto tempo. Johnny ha lavorato come sempre sul passo gara, che si conferma estremamente veloce. Ma forse, a questa Kawasaki manca qualcosa sul giro secco. In ogni caso, la casa di Akashi soffre a Jerez, come dimostra l’anonimo 13esimo tempo di Alex Lowes.

Terza posizione per Alvaro Bautista, che conferma la crescita della Honda. O forse no, visto che “Batigas” ha ottenuto il risultato con un giro “alla morte”, e non sembra essere a suo agio in ottica gara. Fanno un passo indietro Loris Baz, quinto (ma primo nella classifica combinata), e Leon Haslam, addirittura 12esimo. Due piazze più indietro troviamo Marco Melandri, il quale forse sta pagando la scarsa conoscenza della Ducati del Barni Racing. Sesto tempo per Chaz Davies, autore di una scivolata all’inizio della sessione.

Continuano, infine, a faticare i due ufficiali Yamaha. Michael Van Den Mark è solo undicesimo, Toprak Razgatlioglu addirittura 15esimo. Entrambi sono molto distanti da Baz, che corre con una R1 in configurazione 2019.