Dopo oltre due mesi lontano dai campi( la sua ultima apparizione risale infatti all’11 lugluo, giorno della sfida contro la Juventus), l’ Atalanta riavra’ nuovamente a disposizione Josip Ilicic, che da domani riprenderà, seppur gradualmente, a lavorare al centro sportivo di Zingonia.
Si è spesso parlato di motivi strettamente personali dietro l’assenza dello sloveno, costretto a saltare l’appuntamento più importante della stagione, ossia il quarto di finale di Champions League contro il Psg, sfumato solo nei minuti finali quando la semifinale sembrava a portata di mano.
Ora, invece, Ilicic sembra aver ritrovato la luce in fondo al tunnel. Lo sloveno sembra sia stato molto turbato da quanto accaduto a Bergamo, durante la fase più critica dell’epidemia di Covid-19, e di conseguenza avrà bisogno di un graduale recupero.
Atalanta, il primo colpo è Miranchuk dalla Lokomotiv Mosca
Un ritorno che passerà da un primo confronto con lo staff medico, oltre che tecnico dell’Atalanta. Gli specialisti che in questi due mesi abbondanti sperano di aver accompagnato lo sloveno verso l’uscita dall’incubo non vedono controindicazioni: anzi, il fatto di ricominciare ad allenarsi può solo confermare e rafforzare i progressi già evidenziati da Joseph negli ultimi tempi, anche dal punto di vista dello stato fisico. È prevedibile che possa servirgli tutto il mese di settembre per ritrovarsi, e ritrovare una condizione che poi gli consenta di lavorare con modalità e ritmi simili a quelli del resto del gruppo. Ma le risposte più importanti saranno ovviamente quelle psicologiche, ed è in questo campo che non ci sono più certezze: tutto dipenderà dal giocatore e dai segnali che lancerà via via. L’ Atalanta non ha fissato scadenze per rivederlo in campo: anche in questo caso esiste al massimo un’ipotesi di rientro, che fra ottimismo e realismo si può calendarizzare nel mese di novembre. Ma nessuno farà fretta e nessuno ne ha, tranne una: riabbracciarlo, rivederlo dove lo hanno sempre visto, dirgli bentornato.