Gara 1 delle NBA Finals 2020 è stata consegnata agli archivi. Hanno trionfato i Los Angeles Lakers di Lebron James. Una prestazione senza eguali dei gialloviola che hanno affondato la nave dei Miami Heat tra secondo e terzo quarto.
Una gara 1 che ha messo in evidenza i limiti dei Miami Heat e tutta la forza esplosiva e psicologica dei Lakers guidati da un ragazzo di 36 anni che ha nuovamente sfiorato la tripla doppia per un solo assist mancante.
NBA Finals 2020: anteprima e analisi delle squadre
Gara 1 NBA Finals 2020: Lakers dominatori, Miami perde i pezzi
Poco da analizzare dopo una partita così. I Lakers hanno annientato tutte le certezze dei Miami Heat in soli due quarti. Il tutto nonostante la buona partenza dei ragazzi di Spoelstra che nel primo quarto erano addirittura andati in vantaggio di dieci lunghezze.
Poi è sceso in campo Lebron e con lui tutte le seconde linee dei Lakers che sono state determinanti per la vittoria. Sia Caruso che Caldwell-Pope sono andati oltre la doppia cifra contribuendo all’ottima percentuale da tre punti dei Lakers. Ha partecipato alla festa anche Danny Green che di finali ne ha giocate e dall’angolo non ha perso occasione per sferrare attacchi decisivi per far crollare Miami.
Tutto questo condito dai 34 punti di uno straordinario Anthony Davis. L’ex Pelicans, ha dominato l’area piccola. Completamente annullato Adebayo che nulla ha potuto contro il gigante in maglia gialloviola.
Gara 1 che ha fornito molto lavoro a Spoelstra che dovrà capire come poter arginare Davis e i Lakers dato che il concedere tiri dalla distanza non ha fornito i risultati desiderati. Tra secondo e terzo quarto, le percentuali al tiro degli uomini di Vogel sfioravano il 63%. Una percentuale elevata per le NBA Finals.
Miami ha arginato bene gli attacchi al ferro ma ha sempre concesso un tiro dalla distanza mai contrastato degnamente. Troppo frettoloso l’attacco degli Heat che per circa sei minuti non ha fatto muovere la retina facendo segnare un parziale a fine terzo quarto di +27 a favore dei Lakers.
A peggiorare la situazione, le condizioni di Dragic e Adebayo. Il play potrebbe terminare qui le sue Finals a causa di uno strappo alla fascia plantare del piede. Discorso diverso per Adebayo che ha visto riacutizzarsi l’infortunio alla spalla sinistra che già aveva causato problemi contro Boston.
Inoltre, dovranno essere valutate le condizioni della caviglia di Jimmy Butler. Il 23 in maglia Heat ha subito una distorsione che ha condizionato la partita dell’ex Bulls. In casa Heat ci sarà tanto da fare in vista di gara 2 in programma per la notte tra venerdì e sabato.
Gara 1: Lakers cinici; Miami da rivedere
“Siamo migliori di così” ha dichiarato questo l’head coach di Miami, Erik Spoelstra che ha visto la sua squadra cadere sotto gli attacchi dei Los Angeles Lakers. La spaziatura offensiva dei Miami Heat non ha prodotto gli effetti desiderati.
Tra il secondo ed il terzo quarto, Miami ha completamente staccato la spina. La fisicità dei Lakers ha fatto la differenza. Frank Vogel ha deciso di schierare il quintetto dei lunghi con Davis, Howard e Lebron per avere il completo dominio dei rimbalzi, specie quelli difensivi. Le seconde chance per Miami non sono esistite, il solo Adebayo (non in perfette condizioni) non ha potuto contrastare la forza sotto il ferro dei gialloviola.
La perdita di Dragic inoltre ha causato un blackout di organizzazione della fase offensiva.Troppe forzature e tiri alla disperata, concetti che hanno poco a che fare con la pallacanestro degli Heat.
I Lakers hanno vinto per fisicità, concentrazione ed esperienza. Gli Heat invece devono comprendere come arginare i lunghi dei Lakers ed in particolare Davis. Il tutto entro gara 2 che potrebbe già anticipare l’esito della serie.