Prima del weekend di gara a Le Mans (leggi qui l’anteprima), gli occhi della MotoGP sono rimasti puntati sul circuito di Portimao, dove la classe regina ha organizzato una giornata di test. Ieri e oggi i piloti (non tutti) ed i collaudatori si sono impegnati in una due giorni sull’Autodromo Internacional do Algarve, che ospiterà l’ultimo gran premio della stagione il prossimo 22 novembre.
Come vi avevamo già spiegato nell’anteprima, al test di Portimao solo i collaudatori disponevano delle moto da gara, mentre i titolari hanno preso parte alla sessione del mercoledì in sella a delle superbike. L’unica eccezione è rappresentata dall’Aprilia, la quale ha potuto, grazie alle concessioni, far girare Aleix Espargaro sulla RS-GP. Oggi tutti i titolari più i collaudatori Stefan Bradl e Bradley Smith sono partiti per la Francia, per iniziare il weekend del GP. Sono rimasti solo i test rider, per le ultime rifiniture in ottica del finale dell’anno, e per il 2021.
MotoGP, i tempi del test di Portimao
Nelle due sessioni del mercoledì, Aleix Espargaro ha fatto da capofila. Il catalano ha girato con la RS-GP in 1’40″170, due decimi meglio della pole position di Jonathan Rea ottenuta l’anno scorso…su una SBK! C’è ancora del lavoro da fare per la MotoGP.
Bradley Smith ha concluso la giornata a 9 decimi di distacco dal compagno di squadra. L’inglese sostituto di Andrea Iannone ha completato 26 giri, contro i 33 di Espargaro.
Un secondo e mezzo di distacco per Stefan Bradl, collaudatore della Honda. Il tedesco, sostituto di Marc Marquez nei GP. Il figlio d’arte precede Michele Pirro, che però ha girato poco nel pomeriggio (sei tornate appena). Chiudono la classifica Dani Pedrosa, collaudatore KTM (33 giri per l’ex iridato di 125 e 250) e Sylvain Guintoli, test rider della Suzuki.
Ultimo della classifica dei tempi è, strano ma vero, Jorge Lorenzo. Il maiorchino, collaudatore di lusso della Yamaha, non saliva in moto dallo scorso febbraio, e l’ha dovuto fare con una M1 del 2019. Il cinque volte iridato ha girato al mattino a oltre 5 secondi dalla vetta, per poi migliorare di qualcosina nel corso del pomeriggio. Ma il distacco resta alto: è di 4″7 il margine che lo separa da Espargaro.
In pista hanno girato anche i piloti ufficiali, a ranghi ridotti e con tempi non consultabili. Infatti, solo tre di loro hanno girato con il transponder, mentre gli altri si sono preoccupati solo di prendere confidenza con la nuova pista. Il più veloce tra i piloti “stradalizzati” è risultato Maverick Vinales, con 1’43″699. Seguono Miguel Oliveira e Brad Binder, staccati di un secondo dal pilota di Figueres.
Il giovedì i piloti titolari, più Bradl e Smith, hanno lasciato il circuito per dirigersi a Le Mans. Sono rimasti solo i collaudatori che hanno approfittato del bel tempo per finire il lavoro. A loro si è unito Lorenzo Savadori, collaudatore in seconda della squadra Aprilia.
Piloti prototipo e moto di serie
I piloti ufficiali della MotoGP non potevano girare ai test di Portimao con i propri mezzi, ragion per cui si sono presentati ai test di Portimao con delle superbike stradali. Il regolamento impone delle modifiche ben precise (lo sa bene Fabio Quartararo, che tra l’altro non era presente in Portogallo), ma non è questo il punto. In questo paragrafo finale, diamo un’occhiata alle varietà di moto stradali impiegate dai piloti. Con diverse curiosità.
Vinale e Valentino Rossi non potevano non girare con una R1M, la supersportiva di casa Yamaha. Così come Takaaki Nakagami ha esplorato il circuito dell’Algarve con la Honda CBR 1000 RR-R Fireblade nuova di pacca. Curiosa la scelta di Alex Marquez, il quale ha optato per la RC213V-S, moto stradale derivata dalla RCV ufficiale con cui suo fratello Marc ha vinto il suo primo mondiale in MotoGP, nel 2013.
Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci hanno assaggiato Portimao in sella alle Panigale V4 Superleggera, la versione ultra sofisticata della supersportiva bolognese. Entrambi sono rimasti impressionati dalla sua efficacia. Johann Zarco e Tito Rabat, così come Jack Miller, si sono accontentati della Panigale V4R, versione stradale della moto ufficiale del mondiale SBK.
Joan Mir ha girato con una Suzuki GSX 1000 R appena modificata, mentre Alex Rins ha usato una “Gixxer” praticamente di serie, con tanto di fanali originali! Gli alfieri KTM, infine, si sono arrangiati con prodotti di altre case, essendo che il costruttore austriaco non ha in listino una superbike. Binder e Oliveira hanno girato con una R1, mentre Pol Espargaro ha optato per la versione precedente della Honda Fireblade. Già proiettato al 2021, quando sarà il compagno di team di Marc Marquez?