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NASCAR, Kyle Busch: “si vince e si perde insieme”

Il 2021 deve essere l’anno di riscatto per Kyle Busch, uno dei piloti top del circuito NASCAR. L’imperativo è quello di mettersi alle spalle un 2020 fallimentare, e le premesse pare ci siano tutte. Nelle prime cinque gare, “Rowdy” è già a quota due top five, decisamente meglio rispetto alla passata stagione. Ma non ha ancora percorso nemmeno un giro in testa, segno che la strada per la rinascita è ancora lunga. Ma lo spirito è indomito. In un’intervista a Motorsport, Kyle ha tracciato un bilancio delle prime gare della stagione, e su cosa si aspetta dall’immediato futuro.

L’unica vittoria di Kyle quest’anno è al Busch Clash, che però non da punti per il campionato. La cronaca della gara è qui.

Kyle Busch, come sta andando finora la sua stagione NASCAR?

Con due top five in cinque gare, Kyle Busch è partito con un piede decisamente migliore rispetto al 2020. Ad Atlanta, domenica scorsa, il due volte campione ha chiuso al quinto posto, dopo essere partito dalla 19esima posizione sulla griglia di partenza. “All’inizio eravamo veloci“, ha detto il pilota nativo di Las Vegas. “Siamo risaliti fino alla cima della classifica. Abbiamo lottato tutto il giorno, ma ogni volta abbiamo avuto un intoppo. Ma siamo riusciti a tornare in cima“.


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Busch ha riconosciuto che il merito della buona prestazione è del suo capotecnico, Ben Beshore, e dei suoi ingegneri di pista Jaik Halpainy e Seth Chavka, i quali gli hanno dato le dritte giuste sugli assetti. “Stiamo cercando di capire assieme il tutto“, ha aggiunto Busch, “ed assicurarci di continuare a migliorare per tutto l’anno, per essere tra i primi quando conta di più“. Beshore è entrato a far parte del team numero 18 a partire da quest’anno, dopo che l’ex capotecnico Adam Stevens ha improvvisamente chiesto il trasferimento a fine 2020.

Un punto debole ancora da sistemare

La squadra del due volte campione, insomma, è ancora in rodaggio. Ed infatti, ad Atlanta, è venuto a galla un problema che dovrà essere sistemato per le prossime gare. “Siamo un po’ indietro con i pit stop quest’anno“, ha ammesso Kyle. In Georgia Busch ha cercato di compensare la lentezza delle soste pigiando un pizzico di più sull’acceleratore, con il risultato di beccarsi una penalità per eccesso di velocità in pit lane. Uno scherzetto che poteva costare caro. “Stavo cercando di non perdere troppe posizioni“, ha raccontato, “e siamo andati in penalità“. Tuttavia, il pilota non ritiene ci siano colpe individuali da parte sua o da parte del muretto box. “Siamo una squadra“, ha concluso, “si vince insieme e si perde insieme“.