La settimana di festa della IndyCar, impegnata nella 500 miglia di Indianapolis, è spezzata dalla tragica notizia di Andre Ribeiro. L’ex pilota brasiliano è scomparso nel corso della giornata di domenica, a soli 55 anni. Da diverso tempo era affetto da un carcinoma al colon-rettale, che lo ha letteralmente consumato. “L’intero Team Penske è addolorato alla notizia del decesso di Andre Ribeiro“, ha scritto in un comunicato stampa la scuderia di Roger Penske. “Andre ha corso per noi nel 1998 ed è poi diventato un leader nel nostro business automobilistico dopo il suo ritiro. È stato un campione dentro e fuori la pista e sarà sempre parte del team“. Cordoglio anche da parte della Honda, la quale ottenne la prima vittoria in IndyCar proprio grazie al brasiliano. “American Honda e Honda Performance Development esprime la massima solidarietà agli amici, ai familiari ed ai tanti fan di Andre Ribeiro, primo vincitore per la Honda in IndyCar“.
Chi era Andre Ribeiro?
Il brasiliano iniziò la carriera nel karting all’insaputa della famiglia, che era contraria a questa avventura. Tra il 1986 ed il 1988 Andre divenne campione paulista per tre volte consecutive. Nel 1990 si trasferì in Europa per tentare di raggiungere la Formula 1. Fino al 1993 si alternò tra la Formula Opel in Germania e la Formula 3 britannica, battendo il connazionale Gil De Ferran, che avrebbe incontrato di nuovo in IndyCar.
Di fronte alle mancate disponibilità economiche, Ribeiro staccò un biglietto per l’America, iscrivendosi alla Indy Lights nel 1994. Con il team Tasman vinse quattro gare, ma perse il titolo contro il compagno di team Steve Robertson. Ciononostante si guadagnò la promozione in IndyCar con lo stesso team, nel 1995. L’inaffidabilità del motore Honda lo penalizzava non poco, ma ciò non gli impedì di cogliere la giornata perfetta a Loudon, dove trionfò in maniera plateale. Fu il primo successo per lui e per la Honda. Replicò l’anno dopo nella gara di casa, sul bizzarro quadriovale di Rio, e nella prestigiosa Michigan 500. Nel 98 passò al Team Penske, ma patì la grave crisi tecnica della struttura. Comunque ottenne un nono ed un settimo posto, ed era spesso più veloce del compagno di squadra Al Unser Jr. Alla fine dell’anno, tra lo stupore generale, annunciò il ritiro, a soli 32 anni. Divenne socio in affari dello stesso Penske, per il quale gestiva ben 15 concessionarie nello stato di San Paolo. Tra le altre cose, organizzava anche i campionati brasiliani di Formula Renault e della Clio Cup, in società con l’ex di F1 Pedro Paulo Diniz.
Tutte le notizie sulla IndyCar