Dopo Sinisa Mihajilovic un altro lutto colpisce il mondo sportivo, in particolare quello giornalistico che dice addio a Mario Sconcerti, una delle firme più autorevoli della carta stampata. Era ricoverato da giorni per controlli periodici in un ospedale romano dove si è spento improvvisamente.
ADDIO A MARIO SCONCERTI: IL RITRATTO DEL GIORNALISTA
Classe 1948, inizia la carriera da giornalista a Firenze presso il Corriere della Sera. Successivamente, passa alla redazione sportiva de la Repubblica, e otto anni più tardi diventa vice direttore della Gazzetta dello Sport e poi del Secolo XIX.
Dal 1995 al 2000 guida il Corriere dello Sport, prima di diventare direttore generale della Fiorentina, carica che lascia poco dopo per alcune divergenze con i dirigenti viola. Il passaggio alla tv avviene attraverso le piattaforme di Stream, Sky e Rai, per poi sbarcare a Mediaset nel ruolo di opinionista in occasione dei Mondiali del 2018. Sconcerti è stato anche scrittore, tra le sue fatiche “Con Moser da Parigi a Roubaix” del 1978, “Storia delle idee del calcio” del 2009, “Il calcio dei ricchi” del 2012 e “Storia del gil” del 2015″.