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Agnelli torna a parlare, ma le sue parole sono povere

Altra scialba prestazione per i bianconeri contro il Maccabi Haifa, La sonora sconfitta per 2-0 in Israele ha di fatto spinto la Juventus verso una clamorosa eliminazione prematura ai gironi della Champions League. Dopo la gara Agnelli bianconero torna a parlare ai microfoni, l’ultima volta è stata il 7 agosto 2020. Le sue parole però sono vuote, povere di significato.

Agnelli torna a parlare, ma perché le sue dichiarazioni appaiono vuote?

E’ il momento dell’assunzione delle responsabilità. Provo vergogna per quello che sta succedendo. Sono decisamente arrabbiato. ma il calcio è uno sport di squadra, si gioca in undici e si vince in undici. Allegri è l’allenatore della Juventus e rimarrà, l’orizzonte è la fine del campionato. E’ una questione di gruppo e da questo dobbiamo ripartire”. Con queste parole il Presidente della Juventus ha analizzato il momento e confermato il tecnico. Nel suo discorso però le parole risuonano prive di significato, anzi evidenziano un’omertà terrificante, l’incapacità totale di assumersi le proprie responsabilità. D’altronde è stato il presidente bianconero a spingere fortemente per il ritorno del tecnico con un contratto che trasuda sangue. Sorge quindi una domanda: Andrea Agnelli vuole il bene della Juventus o non vuole assumersi la responsabilità di una serie di scelte totalmente folli che hanno portato la Vecchia Signora sull’orlo del baratro?

Dalla società al campo: la squadra non segue più il tecnico

Non ci voleva la gara con il Maccabi Haifa per capirlo. O almeno, il match con gli israeliani ha ulteriormente evidenziato come il gruppo squadra non segua più il tecnico. I senatori hanno parlato di gruppo unito, che condivideva le idee del tecnico. Niente di più falso però, perché la squadra in campo dà la sensazione di non seguire nemmeno le direttive del tecnico. Che a sua volta sembra mettersi del suo. Perché rispolverare Rugani al posto di Bremer? Le scelte tecnico-tattiche restano indecifrabili. Ora la squadra andrà in ritiro fino al Derby della Mole in programma sabato 15 ottobre. L’ultimo disperato tentativo per risollevare la squadra. In caso di fallimento? Non ci sono tante altre alternative a dire il vero.

Maccabi Haifa-Juventus 2-0