Aleix Espargaro ha giurato fedeltà all’Aprilia, con la quale corre dal 2017. Ma l’attesa per l’agognata vittoria mondiale si sta facendo piuttosto lunga. Se tra le nuove case, la KTM ha raggiunto i suoi obiettivi e punta dritto al titolo, a Noale questo potenziale sembra non esserci affatto. Occorre tempo e pazienza, così come sfruttare alacremente le concessioni che il regolamento consente per lo sviluppo. Ma c’è un dubbio che viene fuori da questa storia.
KTM e la MotoGP, nel 2021 obiettivo mondiale
Aleix Espargaro e Aprilia, ma ce l’hanno il potenziale per vincere?
E’ una domanda che sorge spontanea, se si analizza quanto fatto finora da entrambi. Espargaro, come pilota, ha ormai una discreta esperienza. Corre in MotoGP dal 2008, ed è stato ufficiale di quella Suzuki campione del mondo piloti con Joan Mir. Ma Aleix, da solo ha raccolto solo due podi. Un po’ poco per poterlo definire un contender. E’ la persona giusta per vincere il mondiale? Probabilmente no. E pensare che Aprilia un pilota adatto allo scopo lo avevano, ed era Andrea Iannone. Che però dovrà scontare una squalifica pesante, per una tristissima vicenda doping.
Andrea Iannone condannato a quattro anni di squalifica!
Il potenziale dell’Aprilia
Sul fronte tecnico, Aprilia non ha mostrato ancora lo stesso potenziale delle altre case. Dal punto di vista delle competenze, la casa veneta non ha nulla da invidiare alle giapponesi, né alla KTM o alla connazionale Ducati. Lo dimostrano i 52 titoli mondiali che sono in bella mostra alla bacheca di Noale. E anche a livello economico, non sono messi tanto male. Aprilia è parte del Gruppo Piaggio, la quale dispone di una certa solidità finanziaria. E allora, qual è il problema?
Aprilia, Aleix Espargaro non è un fantasisita
Il problema sta nell’assenza di Iannone. Andrea era capace di portare la moto oltre i usoi limiti, come dimostra la sua prestazione monstre al Gp d’Australia nel 2019. Aleix, con la sua determinazione e la sua tendenza ad “accorciarsi le maniche” e lavorare sodo, non ha mai mostrato tali capacità. Bradley Smith è ormai un collaudatore, mentre Lorenzo Savadori ha troppo poca esperienza per poter puntare subito in alto.
Ci vuole calma. E un pilota di punta
In sintesi, il problema di Aprilia è forse più nel fattore umano che in quello tecnico. Con le risorse finanziarie che possiedono, ed il know-how, non ci sono ragioni per cui non debba decollare come la KTM. Ma l’assenza di un pilota di punta, un talento capace di trascinare la squadra in zona goal, per dirla in termini calcistici. L’aspetto positivo è che Espargaro, con la sua determinazione e voglia di fare, è l’uomo giusto per mettere in piedi un progetto a lungo termine. La pazienza, si sa, è la virtù dei forti.