Con la Giulia ETCR, l’Alfa Romeo si da la…scossa, grazie a Romeo Ferraris. Il preparatore lombardo ha presentato circa un mese fa la vettura con cui gareggerà nella Pure ETCR, il campionato riservato alle vetture turismo a motore elettrico. La scuderia guidata da Michela Cerruti sfiderà Hyundai e Seat-Cupra nella prima edizione del campionato, che si svolgerà nel 2021. Il tutto senza il supporto della casa madre, che comunque ha approvato il progetto.
Andiamo a scoprire più da vicino la belva elettrica di Romeo Ferraris, ascoltando anche il punto di vista di chi ha creato questa nuova berlina da corsa.
Alfa Romeo Giulia, perché l’ETCR?
“Siamo fuori di testa!“. Con questa risposta scherzosa, la responsabile del programma corse Michela Cerruti spiega il motivo che ha spinto Romeo Ferraris a sviluppare la Giulia da corsa elettrica. Un in video, la ex pilota milanese abbandona il tono giocoso ed illustra le ragioni di una scelta così importante.
“Per decidere di imbarcarsi in un progetto del genere e affrontarlo bisogna essere un po’ folli“, ha detto la Cerruti, “ma al di là di questo la Giulia come macchina è bellissima e noi, come amanti ed appassionati del marchio Alfa Romeo, da un po’ di tempo avevamo il desiderio di trovare una collocazione nel mondo del motorsport a questo mezzo“.
“Non è stato un compito facile perché si tratta di una macchina che non ha caratteristiche tali da poter correre in tutti i campionati. Ci si è posta l’occasione con l’ETCR, prima categoria turismo per macchine solamente elettriche; abbiamo pensato che fosse perfetta, quindi eccoci qui“.
L’operazione è 100% indipendente. Alfa Romeo non sgancia un centesimo per lo sviluppo della Giulia, ma non ci ha pensato due volte a dare l’autorizzazione per il progetto.
“Il nostro è quindi un progetto in veste totalmente privata“, ha spiegato la Cerruti, “realizzato con le sole forze della Romeo Ferraris e reso possibile grazie al Gruppo AB Medica, un partner fondamentale che assieme a noi condivide quella follia che ci permette di affrontare progetti di questa portata, e che da anni ci consente di continuare in questo sogno di lavorare nel motorsport facendo parte di questo mondo ai massimi livelli, con le risorse necessarie come i colossi del mondo dell’auto con risorse maggiori“.
Romeo Ferraris già dal 2015 realizza le TCR su base Giulietta, con la quale hanno conquistato vittorie nei campionati nazionali ed il prestigioso TCR Trophy, coppa legata al WTCR riservata ai programmi indipendenti. Jean Karl Vernay, ex campione Indy Lights e TCR International, guiderà la Giulia nella serie a batteria.
Com’è fatta
L’Alfa Giulia in versione ETCR segue il regolamento della serie fondata da Marcello Lotti. Il telaio e i pannelli della carrozzeria sono del modello stradale, al quale si possono aggiungere i consueti espedienti per irrobustire la scocca (leggi: roll bar). A livello aerodinamico, lo splitter anteriore e l’ala posteriore somigliano più al DTM che non alle TCR “a benzina”. Spicca un generoso diffusore, agevolato anche dall’assenza dello scarico.
Il motore elettrico si basa su una batteria prodotta dalla Williams Advanced Engineering, da 800V. L’inverter è della Magelec, cambio e convertitori sono forniti dalla BrightLoop. Dotato di tre mappature di potenza differenti, la Giulia ETCR eroga 300 kW (407 CV) in maniera continua, ma può arrivare fino a 500 kW (670 CV). Il peso è limitato per regolamento a 1750 Kg.
La batteria si ricarica in circa un’ora. Le stazioni sono fornite da Enel X (già partner di Formula E e MotoE), le quali si forniscono di energia attraverso accumulatori ad idrogeno. I cerchi da 18″ sono realizzati dalla stessa Romeo Ferraris, mentre le gomme vengono dal fornitore unico Goodyear.
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