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Alvaro Bautista: buone sensazioni dopo Portimao

Alvaro Bautista ha ritrovato la Ducati ai test di Portimao. Il rider spagnolo ha disputato una due giorni di test niente male, essendo stato il primo “umano” dietro ai due extraterrestri Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu. Per il pilota di Talavera i test portoghesi sono stati soddisfacenti, sentendo di essere veloce sulla Panigale. Ma non tutto è filato liscio, facendo intuire che la strada per la vetta è ancora lunga.

Alvaro Bautista è contento dei test di Portimao?

Parlando a diverse testate, “Bau Bau” non si è certo lamentato della moto, anzi. La Panigale V4R in formato 2022 sembra piacergli più della 2019, anno del debutto esplosivo in Superbike. “Rispetto alla mia prima stagione in Ducati ho più esperienza e sono più preparato mentalmente e fisicamente“, ha detto Alvaro a Motosprint, “sono veloce e sento di avere il controllo della moto, mentre nel 2019 spesso ero veloce e non sapevo perché“. Da queste parole, sembra che Alvaro abbia trovato maggiore feeling con la V4 bolognese, e stia imparando a sfruttarla al meglio. Il cronometro ha confermato le sensazioni: nel secondo giorno il numero 19 ha simulato il passo gara, con tempi dell’ordine dell’1’40″2. Numeri ottimi, che fanno ben sperare per l’incombente stagione. Ma…

Non tutto fila liscio

Bautista ha preferito rimanere con i piedi per terra. Si è reso conto che Rea e Toprak sono di un altro livello, e che gli manca qualcosa per essere lì con loro. Nel day 2 Alvaro ha anche incassato una scivolata, senza conseguenze fisiche ma distruttiva per la moto. “In frenata sono andato un po’ troppo all’esterno, la ruota anteriore è scivolata via“, ha detto a Corsedimoto. “Siccome i cordoli sono più alti dell’asfalto, la moto è decollata“. I problemi maggiori pare siano sul giro secco, dove i due fenomeni sembrano avere qualcosa in più. Razgatlioglu ha infranto il nuovo record con 1’39″616, con Rea che ha siglato 1’39″855. Bautista non ha fatto meglio di 1’40″055, prendendosi quasi mezzo secondo da “Stoprak”. Il nocciolo della questione è stata la nuova gomma morbida portata da Pirelli, sviluppata per la Superpole Race. La SCQ (questa è la sua nomenclatura) non si è ancora dimostrata superiore alla SCX, come ha evidenziato Razgatlioglu che ha firmato il nuovo record con quest’ultima. Rea si è trovato a suo agio con la nuova mescola, mentre Bautista ha lamentato un tasso di usura troppo elevato. Il pilota è convinto che la SCQ, al momento, sia più adatta alla qualifica che non alla gara sprint: “Pirelli vorrebbe utilizzare l’SCQ nella gara sprint, ma finora è più simile a una gomma da qualifica“, ha detto a Corsedimoto. “Dopo tre giri perde nettamente aderenza. Ma è stato interessante provare a dare informazioni a Pirelli“. Insomma, il bilancio di questa prima uscita collettiva è stato positivo, ma l’inseguimento ai top della SBK è appena cominciato. Forza Alvaro!


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