Da dominatore del mondiale Supersport ad ufficiale nel mondiale SBK il passo è breve, se ti chiami Andrea Locatelli. Il bergamasco, reduce da una campagna trionfale nella media cilindrata (da rookie!) passerà alla classe maggiore con il team ufficiale Yamaha. Manca ancora l’annuncio ufficiale, ma è ormai certo che sarà il 23enne ex Moto2 ad affiancare Toprak Razgatlioglu in sella alle YZF-R1 Factory.
In attesa del comunicato del team, atteso a breve, andiamo a scoprire il volto nuovo (e italiano) delle derivate dalla serie.
Chi è Andrea Locatelli, la nuova stella della SBK
Andrea Locatelli, detto il “Loka”, è approdato nell’ambiente della SBK un po’ per caso, un po’ per scelta. Il pilota nativo di Alzano Lombardo, classe 1996, debutta nel motomondiale grazie al Team Italia, con il quale ha vinto nel CIV Moto3 nel 2013. La stagione successiva entra nel mondo iridato, grazie anche al supporto della Federmoto. Ma la scarsità dei mezzi tecnici non gli permettono di esprimere il suo potenziale.
Nel 2015 passa al team Gresini, ma un infortunio al coccige lo costringe a saltare cinque gare. Sfuma l’occasione di guadagnarsi la fiducia di uno dei migliori manager del mondiale. La stagione successiva passa al Leopard Racing, con il quale conquista l’unico podio in carriera, in un bagnatissimo GP di Germania.
Nel 2017 passa in Moto2 con il team Italtrans, con il quale rimane per tre stagioni. Ma fatica ad adattarsi alla nuova categoria, come dimostrano le difficoltà a piazzarsi costantemente in zona punti. A fine stagione Italtrans lo lascia a piedi, per fare posto al neo iridato Moto3 Lorenzo Dalla Porta. La carriera di Andrea sembrava finita, e invece…
Una stagione trionfale
E invece, Locatelli trova una nuova casa nella Supersport e nel Evan Bros Racing, in cerca di un nuovo pilota. E la combinazione si rivela vincente, contro ogni pronostico.
Fin dal primo giorno, in sella alla Yamaha YZF-R6, Locatelli si dimostra a suo agio sulla 600 derivata di serie. Il resto vien da sè, con ben dieci vittorie consecutive. Un ruolino di marcia da rullo compressore, che viene ricompensato il titolo mondiale conquistato con due gare d’anticipo a Barcellona.
A Magny Cours, lo scorso weekend, il Loka ha aggiunto l’undicesima perla, per poi concedersi il primo sbaglio di una stagione altrimenti perfetta. Sul bagnato, è scivolato durante il giro di ricognizione causa perdita del posteriore. Per la cronaca, la gara è vinta da Lucas Mahias.
Di fronte a prestazioni così impetuose, il paddock della superbike non poteva non rimanere indifferente. Soprattutto la Yamaha, che grazie ai servigi di Andrea e di Evan Bros può scrivere sui suoi cartelloni pubblicitari di essere campione del mondo. La scelta logica è quella di promuovere il suo nuovo pupillo nella squadra ufficiale, a prendere il posto liberato da Michael Van Den Mark. Con buona pace di Federico Caricasulo e di Garrett Gerloff, satelliti di Iwata presso GRT, convinti di essere in pole per l’ambito premio.
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