Andrea Rinaldi non ce l’ha fatta. Pochi minuti fa è arrivata la triste notizia, con il centrocampista che si è arreso ad un terribile male. Prodotto del vivaio dell’Atalanta, il ragazzo aveva solo 19 anni.
Giorni di trepidante attesa per i suoi cari, dopo che Andrea Rinaldi lo scorso venerdì si è accasciato al suolo durante una sessione d’allenamento nella sua abitazione di Cermenate (Como).
Nonostante l’immediato ricovero presso l’ospedale di Varese, il suo bollettino medico era apparso fin da subito disperato. Nonostante i vari tentativi per salvargli la vita, un grave aneurisma cerebrale ha sradicato il futuro ad un ragazzo ancora nel fiore degli anni.
Nello sconforto più totale il Legnano, club di Serie D nel quale militava Andrea Rinaldi.
“Andrea era un ragazzo a cui tutti volevamo bene e che si faceva amare. Ci eravamo sentiti qualche giorno fa e la situazione era tranquilla. Mi aveva detto ‘Mister hai fatto in tempo a chiamarmi perché stavo cominciando l’allenamento’. Era sorridente e felice, come sempre“.
Queste le parole del suo tecnico al Legnano Giovanni Cusatis rilasciate alla Provincia di Como.
Subito dopo attraverso un post sul proprio sito web è arrivato anche il cordoglio dell’intero club lombardo.
“Potremmo scrivere pagine e pagine per raccontare chi era questo ragazzo d’oro, esemplare nella vita e nel gioco. Mai una parola o un tono fuori posto, mai una protesta o una polemica, sempre e solo correttezza, impegno, educazione e rispetto. Valori trasmessi da una famiglia magnifica attorno alla quale tutti noi dobbiamo stringerci per cercare di infondere coraggio e forza davanti a qualcosa di troppo abnorme per essere accettato.
[..] Vogliamo ricordarti così e non dirti addio Andrea: corri e gioca lassù per il tuo Legnano, ti avremo sempre nei nostri cuori“.
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