Il GP di Portimao sta per cominciare, e oggi vi diamo una piccola anteprima. Il circuito dell’Algarve, che ha debuttato lo scorso novembre, è già nel cuore dei piloti, rimasti affascinati dai suoi saliscendi. Uno di loro è particolarmente osservato, perché si presenta qui tra le mille sfide. Questa anteprima è dedicata a lui, senza dimenticare gli altri protagonisti del mondiale MotoGP. Infine, daremo un’occhiata al circuito, con i dati di MegaRide.
Anteprima Portimao: chi è il protagonista atteso del GP?
L’attore principale del teatro portoghese è Marc Marquez. Il pilota catalano ritorna in pista dopo quasi un anno e mezzo di stop, su un tracciato dove ha girato una sola volta con una moto di serie. È impensabile, dunque, mettere il 93 tra i candidati ad un posto al sole, ma c’è che vuole credere all’ennesimo miracolo di “El Cabronsito”. Il tester Honda Stefan Bradl ha detto che non sarebbe sorpreso se Marc salisse sul podio. Forse è un’esagerazione, o forse no. Perché da Marquez puoi aspettarti di tutto. A proposito, bentornato.
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I dubbi degli altri
Non sappiamo se il rientro di Marc ha tolto il sonno agli altri, ma di certo gli attori principali del film della MotoGP hanno più domande che risposte. La Yamaha è la casa più in forma? La Ducati riuscirà a vincere? Zarco manterrà la testa del mondiale? La Suzuki ritornerà in cima? Rossi risorgerà come l’araba fenice? Sono tutti quesiti che potrebbero trovare risposta a Portimao. Oppure no, perché la pista è atipica e pare che il meteo farà un pochino le bizze. E poi, c’è il padrone di casa, quel Miguel Oliveira che ha spadroneggiato lo scorso novembre, e che non disdegna affatto di concedere il bis. Se la KTM sarà abbastanza veloce, beninteso…
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GP Portimao, anteprima del circuito
L’Autodromo Internacional do Algarve lo abbiamo conosciuto (e amato) l’anno scorso, ma vale la pena di riscoprirlo con i dati di MegaRide. la pista conta sei curve a sinistra e nove a destra, di varie velocità. Ma il tratto più caratteristico sono i saliscendi ed i cambi di direzione, che affaticano il fisico dei piloti e mandano ai pazzi gli ingegneri, che devono bilanciarsi tra maneggevolezza e stabilità. Una sfida impegnativa, per i conduttori, le moto e anche le gomme.
I dati per quest’anno sono diversi dall’anno scorso, per due ragioni. La Michelin porta qui mescole diverse, e in secondo luogo, le condizioni del tempo saranno differenti, con maggiore instabilità, forse pioggia, vento e temperature basse. In condizioni di asciutto, i dati ci parlano di una spalla destra particolarmente sollecitata, soprattutto in curva 15 (la Galp), un lungo piegone verso il traguardo. I cambi di pendenza mettono ulteriore stress termico non solo alla Galp, ma anche in altri tratti. Nelle curve 1 e 2, con una staccata in discesa, è una vera tortura per la gomma anteriore, che subisce un picco termico nella parte centrale. I saliscendi sono difficili anche per i piloti, i quali devono stare attenti ai riferimenti per le frenate. A proposito di freni, Portimao non è troppo impegnativa per dischi e pinze. C’è solo una staccatona da paura, la curva 1, per il resto lo sforzo per l’impianto Brembo è minimo. Da una scala da 1 a 5, il produttore italiano ha classificato il circuito a livello 2, il più basso di tutto il calendario dopo Phillip Island.
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