Aritz Aduriz tramite il suo profilo Instagram ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. In carriera ha trovato la via del gol 286 volte in 792 presenze. Spesso sottovalutato, dal 2012 la sua media gol è stata di un gol ogni due partite. Un vecchio numero nove che faceva dell’area di rigore la sua zona di caccia.
Goleador basco
Nato nella città basca di San Sebastiàn, Aritz Aduriz si forma calcisticamente nelle giovanili del Bilbao. La società però decide di non puntare sul giovane basco. Dal 2004 inizia la sua avventura nella liga spagnola. Dal Valladolid al Valencia passando anche per il Maiorca. La maglia del Bilbao è stato l’obiettivo di Aduriz per tutta la sua lunga carriera.
Di gol ne ha sempre fatti tanti, la maggior parte all’interno dell’aria di rigore. Aritz Aduriz è il tipo di calciatore che unisce la “roble” e la “fortaleza” che lo rendono una vera spina nel fianco per le difese avversarie.
Conquista la maglia del Bilbao nel 2012. Il suo ritorno a casa suscita lo stupore dei tifosi. In principio quel ragazzino anonimo non aveva convinto i tifosi baschi. Tutti però notano che qualcosa in Aduriz è cambiato. Complice la maturità e l’esperienza accumulata, il numero 20 non smette di segnare.
Nella stagione 2014-2015 si aggiudica il premio Pichichi come capocannoniere della Liga surclassando Messi e Cristiano Ronaldo, non proprio gli ultimi arrivati.
Diventa capitano e simbolo del Bilbao. Aduriz diventa simbolo della nazionale basca rinunciando alla maglia delle furie rosse per scrivere una pagina di storia come l’esordio della nazionale basca. Un uomo simbolo di un’intera comunità che con la Spagna ha in comune solo la penisola di appartenenza.
Decisivo anche nei momenti che contano; sua la tripletta stende il Barcellona in Supercoppa spagnola nel 2014 riportando un trofeo che mancava da troppi anni al Bilbao.
Una sua doppietta ai danni del Napoli regala l’accesso ai gironi di Champions dopo 16 anni di assenza. Diventa il giocatore più vecchio a realizzare cinque gol in una competizione europea (33 anni). Lo fa in Europa League diventando il miglior marcatore europeo del Bilbao con 38 gol.
La sua ultima prodezza avviene contro il Barcellona alla prima giornata di campionato nell’agosto 2019. Al minuto 89 sblocca il risultato con una splendida sforbiciata in area di rigore. Un gesto atletico che eseguito a 39 anni fa comprendere la qualità e la classe dell’attaccante.
Nella giornata odierna ha annunciato il suo addio al calcio. Come scritto da lui, il suo corpo non permette al numero 20 di essere all’altezza del campionato spagnolo. In più sarà costretto a convivere con una protesi all’anca per poter condurre un normale stile di vita.
Un attaccante che per una carriera ha sognato solo di poter esultare con la sua squadra del cuore. Rinunciando a trofei ed ingaggi stellari per mettere al primo posto l’amore e il rispetto del pubblico basco.