Che qualcosa stesse cambiando nel tennis italiano lo si era già capito, ora Matteo Berrettini ci ha dato la conferma. Dopo l’exploit di Fabio Fognini nel Masters 1000 di Montecarlo, a Budapest arriva un altro successo per i colori azzurri, seppur di minor prestigio.
Esattamente un anno dopo il successo di Marco Cecchinato sui campi dell’Hungarian Open, l’ital-tennis concede il bis. Infatti Berrettini trionfa nel torneo ungherese – ATP 250 giocato su terra battuta -, alzando al cielo il secondo trofeo della sua carriera tra i pro.
Il tennista azzurro è arrivato a questo torneo magiaro senza i favori del pronostico, risultando tuttavia perfetto nel corso della settimana. Infatti ha liquidato nel suo cammino avversari ostici come Kukushkin, Bedene, Cuevas e Djere, fino all’atto conclusivo contro un altro outsider, il serbo Filip Krajinovic.
Anche in finale il romano ha messo in scena una prestazione super, rimontando il suo avversario e vincendo in tre set con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-1 in un’ora e 43 minuti.
Nel match decisivo Berrettini parte subito forte: tiene il servizio a zero e si procura una palla break. Tuttavia Krajinovic, grazie al suo ottimo rovescio, riesce a tenersi aggrappato al set arrivando fino al 4-4. Negli ultimi game l’italiano perde un pò di lucidità, subendo il decisivo break che lo vede costretto ad inseguire nel secondo set.
Qui comincia tutt’altra partita: Berettini continua a servire in maniera sopraffina mettendo in difficoltà il serbo. Pur essendo un big server, il romano si muove benissimo in campo. Seppur concedendo il rovescio al suo avversario, è bravo poi ad aprirsi il campo con il diritto. Berettini con la prima di servizio è devastante – a fine partita i punti conquistati con la prima saranno l’84% -, scappando 5-2 nel secondo parziale. Krajinovic riesce a salvare due set point, ma si arrende poi 6-3.
Il terzo e decisivo set è senza storia. Il tennista romano continua a servire favolosamente, regalando ogni tanto anche qualche deliziosa palla corta apprezzata dal pubblico del Nemzeti Edzés Kozpönt.
Il 23enne azzurro strappa per tre volte il servizio ad un ormai inerme Krajinovic, chiudendo set e partita per 6-1. Ora Berrettini può finalmente esultare, centrando il secondo successo ( e si spera non l’ ultimo ) della sua carriera, dopo quello conquistato a Gstaad nel 2018.
‘Sono arrivato qui senza avere troppa fiducia, quindi sono doppiamente contento di questa vittoria. La chiave è stata il servizio, ma ho migliorato molto sia il diritto che il rovescio’.
Questo ha detto Berrettini nel post partita, nel quale ha avuto anche parole al miele per il connazionale Fabio Fognini, con il quale spesso gioca in doppio, fresco vincitore a Montecarlo.
Questo Hungarian Open ha messo in mostra tutti i miglioramenti di Berrettini negli ultimi tempi: non più solo bordate a servizio, ma ottimi spostamenti alternando diritto e rovescio. Un ottimo passo in avanti per un ragazzo classe ’96 da poco nel circuito dei pro.
Da questa mattina è numero 37 al mondo, suo best Ranking, che potrà migliorare nei prossimi appuntamenti.
Continua così Matteo.